Cosmos: tutto quello che devi sapere su ATOM

Che cos’è Cosmos?

Cosmos è la tecnologia che permette a più blockchain differenti di comunicare e lavorare velocemente.

La blockchain, lo sappiamo, è una delle più grandi innovazioni dei nostri tempi. Ogni tecnologia, però, ha il proprio registro decentrato, pertanto uno dei problemi maggiori dell’universo crittografico è quello relativo alla comunicazione tra blockchain.

In questo senso, il progetto Cosmos (ATOM) è incentrato sulla costituzione di un’infrastruttura in grado di unire più blockchain indipendenti e renderle interoperabili tra loro.

Così facendo, si va a creare uno standard comunicativo che garantisce che le operazioni possano essere svolte con grande rapidità.

La storia di Cosmos

Cosmos nasce di fatto il 26 giugno 2016, quando il programmatore Jae Kwon ha creato il white paper del progetto denominato “Gnuclear”.

Quest’ultimo prevedeva l’utilizzo di un sistema blockchain interoperabile completamente decentralizzato, possibile tramite l’utilizzo del cosiddetto “protocollo di consenso” Tendermint utile allo scopo.

L’idea è si è in seguito perfezionata grazie all’aiuto dei programmatori della community, grazie ai quali, dopo numerose modifiche, il 5 agosto dello stesso anno, il progetto è stato ribattezzato Cosmos.

Kwon, da quel momento, come per tutti i progetti crittografici, ha pensato a quale fosse il metodo migliore per l’autofinanziamento, ed eco che dal gennaio 2017 è iniziata la vendita privata di token.

Jae Kwon Cosmos
Jae Kwon

Vendita che è stata un successo: con 12 milioni di token ATOM ceduti al prezzo di $ 0,025 ciascuno, sono stati raccolti oltre $ 300.000. A tale cifra va aggiunta una seconda tranche di token venduti al prezzo di $ 0,08 USD per ATOM, con un totale di 160.293.050 token venduti e una raccolta totale di $ 1.329.472.

Il primo test della tecnologia ATOM viene realizzato il 5 settembre 2017, data in cui si testa il sistema di consenso Tendermint della rete. I problemi tecnici e le anomalie però non mancano, così il team è costretto a rivedere a fondo il funzionamento del sistema, con implementazioni e correzioni lunghe oltre un anno.

E’ nell’aprile 2019, infatti, che il circuito Cosmos viene effettivamente lanciato correttamente, contestualmente all’estrazione del proprio primo blocco.

Come funziona Cosmos?

La rete Cosmos è composta fondamentalmente da tre livelli. Il primo livello è costituito dalla parte applicativa, nella quale vengono sia elaborate le transazioni e aggiornato lo stato della rete.

Il secondo livello è comunemente definito “Networking” , nel quale si consente la comunicazione tra transazioni e blockchain. Infine, il terzo livello funge da consenso, utile a gestire i nodi del sistema.

Per legare insieme tutti i livelli e per consentire agli sviluppatori di creare applicazioni blockchain, Cosmos si affida a una serie di strumenti open source.

Cosmos non può prescindere da Tendermint, sistema di consenso a più livelli, che permette agli sviluppatori di creare blockchain senza doverli codificare da zero. Cosmos richiede infatti un algoritmo di consenso ad alta velocità in grado di gestire il flusso di informazioni tra diverse blockchain; e per far sì che questo avvenga, il sistema utilizza un algoritmo di Proof of Stake (PoS) dedicato unicamente alla velocità e l’alta scalabilità: appunto, l’algoritmo Tendermint.

L’utilizzo di Tendermint in Cosmos è fondamentale, dal momento che perché l’interconnessione di diverse blockchain all’interno della medesima stessa infrastruttura fanno sì che le richieste di scalabilità raggiungano un tetto molto elevato; a questo proposito, il framework BFT SMR di Tendermint  risulta estremamente funzionale.

 Alcuni test effettuati su Tendermint  hanno evidenziato come questo algoritmo sia estremamente funzionale, riuscendo a gestire qualcosa come oltre 10.000 transazioni al secondo (10.000 TPS), con scalabilità crescente all’aumentare del numero dei nodi.

Questo ha fatto sì che oltre a Cosmos, anche altri quotati progetti crittografici si basino su Tendermint, come ad esempio Kava, Terra, BAND Protocol, Aragon, Hyperledger, Ethermint, Oasis Labs, IRISNet e ultimamente anche Diem (il progetto di Facebook chiamato in precedenza Libra).

Mining di Cosmos: come vengono creati gli ATOM

ATOM, la criptovaluta di Cosmos, è un token come detto generato dalla proof of stake, ovvero quel processo di convalida che ricompensa i risolutori dell’algoritmo.

In pratica, ogni 6 secondi il sistema crea un blocco, contenente tutte le informazioni e le transazioni sino al blocco precedente. Il sistema sceglie casualmente un primo nodo all’interno della blockchain, ed altri utili alla convalida. Dopo la validazione, tutti i nodi riceveranno dei token ATOM.

Distribuzione della moneta – Quanti ATOM sono disponibili?

Ad inizio 2021, ATOM di Cosmos copre un market cap di 4,7 miliardi di dollari, con una fornitura in termini di token pari a oltre 238 milioni.

A marzo 2021, il singolo token ATOM vale poco meno di 20 dollari, a conferma del grande inizio d’anno di Cosmos, che aveva aperto l’anno a quota 6 dollari per token.

L’ecosistema collegato

Cosmos non ha avuto particolari problemi ad attrarre partner verso il proprio “ecosistema” blockchain. C’è un numero enorme di progetti in via di sviluppo che intendono sfruttare la tecnologia Cosmos e il relativo sviluppo dell’ecosistema di riferimento. 

Facciamo alcuni esempi

Binance Chain, che è la piattaforma di emissione di token del progetto decentralizzato Binance Launchpad, è costruita sull’ecosistema Cosmos. Utilizzano una versione di Tendermint e Cosmos SDK, oltre a funzionalità di Cosmos SDK per le transazioni dei token. Akash sta lavorando per portare l’elaborazione serverless in Cosmos, funzionando come un supercloud peer-to-peer per l’elaborazione serverless che fornirà agli sviluppatori un mercato aperto, sicuro e senza autorizzazioni. Si aspettano di ridurre il costo delle risorse di cloud computing del 90% rispetto a servizi quali Microsoft Azure, AWS e Google Cloud. E-Money è un emittente di stablecoin europea. Le loro stablecoin sono supportate da valuta fiat e sono uniche in quanto protette da un fondo a garanzie di insolvenze.

ma non solo..

IRISnet è una blockchain BPoS creata utilizzando Cosmos SDK e consentirà l’interoperabilità tra blockchain. Ciò potrà fornire una base per la prossima generazione di applicazioni aziendali distribuite (ha lanciato la sua mainnet nel settembre 2019). Kava sta lavorando con la rete Cosmos per fornire wallets, exchange e blockchain con liquidità e interoperabilità della tecnologia Interledger. Alla fine del 2019 il progetto è stato lanciato assieme alla relativa rete principale. Loom ha iniziato con la blockchain di Ethereum per poi virare in seguito verso Cosmos così da sfruttare la tecnologia Tendermint nello sviluppo di giochi altamente scalabili. Così come per dApp rivolte agli utenti più vari. Di recente ha espanso le proprie mire anche nel settore della DeFi e il conseguente utilizzo da parte di governi e aziende.

Il Cosmos Hub3

Dal lancio di marzo 2019 della mainnet di Cosmos, l’unico altro importante aggiornamento del progetto è arrivato a dicembre 2019, quando è stato lanciato Cosmos 3. Questo aggiornamento era principalmente incentrato sul miglioramento del meccanismo di governance di Cosmos.

Una delle modifiche più importanti apportate da Cosmos 3 è quella che le proposte di governance non sono più solo un meccanismo di segnalazione, prima di Cosmos 3. In precedenza qualsiasi modifica proposta approvata dalla comunità doveva essere implementata dagli sviluppatori e rilasciata come nuovo software. L’esecuzione veniva poi affidata ai validatori partecipanti alla blockchain. Questo processo è anche meglio noto come hard fork.

Con Cosmos Hub 3 i votanti sono ora in grado di cambiare il funzionamento di Cosmos anche ad un livello fondamentale. Tali modifiche possono essere implementate senza la necessità di un hard fork come succedeva invece in passato. Alcuni dei cambiamenti che possono essere fatti includono l’aumento o la diminuzione del tasso di inflazione, la modifica della soglia minima alla quale lo staking condiziona l’inflazione di token, l’aliquota fiscale comunitaria e molto altro.

L’aggiornamento a Cosmos Hub 3 ha anche reso possibile la proposta di spendere i fondi del pool governativo, istituito appositamente per questo tipo di operazioni.

Considerazioni conclusive

Al lancio della rete principale di Cosmos ha seguito un enorme entusiasmo da parte degli appassionati di criptovalute, come ha evidenziato anche l’impennata di prezzo del token ATOM. L’aggiunta del token su Binance e dozzine di altri exchange hanno comportato il balzo immediato nella top 20 della classifica di capitalizzazione di mercato disponibile su CoinMarketCap, e ciò a riprova del fatto di come questo sia un progetto serio e degno del seguito ottenuto finora.

Anche con gli aggiornamenti avvenuti nel tempo sin dal lancio della mainnet, il token ATOM rimane simbolo di una delle principali blockchain disponibili sul mercato, ad evidenza della fiducia della comunità nel progetto.

È stato previsto il rilascio di uno staking wallet ufficiale che consentirà le transazioni nel Cosmos Hub. Una volta rilasciata la prima versione di produzione di Cosmos, completa della prima blockchain di Cosmos Network, il progetto entrerà nella cosiddetta “Era Galattica”. Una volta raggiunta l’era galattica, il team di sviluppo inizierà a lavorare su un exchange decentralizzato con ponti per Ethereum Bitcoin.

Aspettative future per Cosmos

È chiaro che i team di Tendermint e Cosmos sono estremamente seri riguardo a ciò che stanno facendo, e ci sono dozzine di progetti partner che credono nella rete Cosmos e pertanto hanno già cominciato ad usarla.10583

Se Cosmos riuscirà a diventare l’internet delle blockchain, con alta probaiblità riuscirà ad occupare una posizione estremamente importante nel futuro della tecnologia blockchain. Finora si può dire che il progetto sembra rimanere sulla buona strada verso il raggiungimento di tali obiettivi.

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