Cosa sono i “futures” su Bitcoin?

Bitcoin, com le altre criptovalute, è incredibilmente volatile. Nel marzo 2020, ad esempio, il prezzo di Bitcoin si è all’incirca dimezzato nel giro di pochi giorni mentre i mercati crollavano per la paura della pandemia. Ancora, all’inizio di questo mese, è balzato da circa 4.000 dollari fino a picchi di 12.000, prima di precipitare nuovamente sotto i 10.000 dollari.

Differenza tra futures e spot trading

Lo spot trading, ovvero la pratica dell’acquisto e della vendita di Bitcoin, obbliga i trader a scambiare criptovalute al prezzo corrente. Cosa succederebbe invece se ci fosse un modo per bloccare il prezzo corrente di –per ipotesi- 10.000 dollari, per poi incamerarli effettivamente dopo un paio di mesi? In questi casi, anche se il prezzo di Bitcoin raggiungesse 20.000 dollari, la controparte dovrebbe comunque consegnare la quantità acquistata al prezzo precedentemente pattuito di 10.000 dollari.

Questi meccanismi esistono e prendono il nome di “futures”. Un contratto futures è un accordo tra due trader che obbliga un trader ad acquistare o vendere un asset in un momento, quantità e prezzo determinati. Ad esempio, si potrebbe stipulare un accordo a metà marzo 2019 per acquistare un Bitcoin per 4000 dollari ed incamerarlo solo il 30 agosto seguente. A questo punto se sei l’acquirente, vuoi che il prezzo di scambio di Bitcoin salga, poiché sarai in grado di acquistare la criptovaluta al di sotto del valore di mercato che avrà quando la otterrai, mentre se sei un venditore vorrai l’esatto opposto, così da approfittare si un sovrapprezzo qualora Bitcoin dovesse diminuire di valore.

Le persone sono letteralmente impazzite per i contratti future sui Bitcoin, questo perchè grandi attori come CME Group e TD Ameritrade sono entrati a far parte di questo mercato. Quando i futures su Bitcoin hanno debuttato sul Chicago Board Options Exchange (CBOE) nel dicembre del 2017, il predetto sito web di CBOE è andato completamente in crash. Su Bakkt, una piattaforma futures di Bitcoin gestita dall’Intercontinental Exchange, vengono scambiati circa 11.000 contratti futures ogni singolo giorno.

Nelle sole ultime 24 ore su Binance sono stati venduti contratti futures per un valore approssimativo di 2,03 miliardi di dollari; sull’exchange cinese Huobi circa 2,01 miliardi di dollari; all’incirca 1,85 miliardi su OKEX; ed infine 1,05 miliardi su BitMEX .

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Contratti futures ed evoluzione delle asset class

I futures su BTC sono un ottimo modo per portare ulteriore liquidità sul mercato delle criptovalute e forniscono anche grandi (e per tal motivo pericolose) opportunità di arbitraggio. I futures sono una parte importante dell’evoluzione delle classi di asset, in quanto essi servono a fornire un cd. benchmark -un valore presumibilmente equo- di ciò che potrà essere il prezzo futuro, ossia la richiesta che verrà fatta in futuro di uno specifico asset. Questa è la motivazione, come accennavamo, che porta ad incentivare nuovi ingressi di ulteriore liquidità nel mercato, con ogni conseguente opportunità di speculazione da parte degli investitori.

Storia dei contratti futures

I contratti future hanno avuto origine all’epoca dei samurai nel lontano XVII secolo, quando gli stessi venivano “pagati in riso” ma stavano fuori di casa per la maggior parte dell’anno a fare qualunque cosa potesse fare un samurai del XVII secolo. Questi guerrieri giapponesi volevano assicurarsi che il riso con il quale venivano pagati, diciamo a febbraio, mantenesse il proprio valore almeno fino ad agosto quando sarebbero rientrati a casa, e per tali ragioni scambiavano contratti che obbligavano il firmatario a pagare la quantità equivalente di riso in agosto, indipendentemente dal valore che avrebbe avuto nel mese di rientro. Veri e propri contratti futures, ma sul riso anziché sul Bitcoin.

Un ulteriore motivo per cui si potrebbe infatti voler scambiare futures su Bitcoin, ad esempio, potrebbe essere quello di non doverli materialmente “conservare” per conto proprio per determinati (anche lunghi) periodi di tempo. La nostra analogia con i samurai giapponesi ci torna a questo punto molto utile. I samurai giapponesi scambiavano infatti contratti futures sul riso in modo da non doverne immagazzinare da soli grandi quantità che sarebbero però rimaste inutilizzate per periodi considerevoli. 

Come fa un trader a farsi liquidare una posizione futures?

Nick Cowan, CEO del GSX Group, ha dichiarato che i futures su Bitcoin sono un ottimo modo per portare ulteriore liquidità sul mercato perché i predetti contratti generalmente non vengono detenuti fino alla naturale data di scadenza. Essi viceversa, vengono scambiati a richiesta come ogni altro bene. Poiché il valore di scambio di Bitcoin varia, anche il valore dei diversi contratti future su Bitcoin cambierà nel tempo. 

Quando si stipula un contratto futures, ci sono tre modi in cui un trader può uscire dalla propria posizione: compensazione, rollover e scadenza. La compensazione è la più comune e si verifica quando un trader crea un altro contratto futures con un valore e una dimensione uguali, azzerando conseguentemente i propri obblighi correnti in quanto si bilanciano con la nuova posizione. Il rollover viene eseguito compensando una posizione, ma con una data di scadenza fissata nel prossimo futuro. La scadenza è l’esito più intuitivo: si verifica quando un contratto raggiunge la sua data ultima prestabilita e le parti che detengono il contratto acquistano o vendono al prezzo concordato, come da patti originari.

Le coperture

Un altro metodo per negoziazione contratti futures è la cd. copertura. La copertura è un modo utile a ridurre il rischio di trading, e serve ai trader che vogliono affrontare più serenamente la famigerata volatilità che caratterizza il mercato delle criptovalute. 

Prendiamo in considerazione un trader che ha appena acquistato tre Bitcoin al prezzo di 10.000 dollari l’uno, egli potrebbe in sequenza:

  • Credere che il prezzo del Bitcoin aumenterà entro la fine del mese, ma vuole proteggere la propria posizione nel caso in cui invece scendesse.
  • Al fine di proteggere la propria posizione, stipulare un contratto futures che vende un Bitcoin per 10.000 dollari alla fine del mese. 
  • A questo punto se Bitcoin alla fine del mese è salito, egli realizzerà un profitto rivendendo i restanti due Bitcoin.
  • Qualora invece effettivamente scendesse, perderà del denaro, ma sarà una somma limitata in quanto potrà ancora benissimo vendere un Bitcoin per 10.000 dollari come da contratto.

La copertura riduce il “rischio complessivo” di un trader, sebbene limiti anche –chiaramente- i potenziali profitti. 

Scambiare Bitcoin con Oro

Piccola parentesi sui derivati di oro e Bitcoin. Bitcoin ed oro offrono oggi un valore decisamente elevato, e di conseguenza si è reso necessario escogitare alcuni metodi per scambiare direttamente i due asset senza passare per della liquidità sottoforma di moneta FIAT. Una società di trading londinese reso questa necessità possibile, consentendo agli utenti di scambiare direttamente oro con Bitcoin. 

L’unità di misura adottata è quella che consente ai trader di guadagnare un’oncia del metallo prezioso contro Bitcoin. 

Il nuovo prodotto è particolarmente significativo per i trader istituzionali. Infatti consente loro di scambiare i due asset senza che sia necessario possedere effettivamente i relativi prodotti sottostanti. I trader potranno così assumere posizioni sia short che long del cross BTC/GOLD

L’ opzione di trading Bitcoin/Oro giunge in un momento in cui il mercato ne aveva maggiormente bisogno. Anche la piattaforma di trading che lo ha reso possibile è abbastanza funzionale all’operatività. Con essa viene fornito il regolamento della Financial Conduct Authority in modo da garantire la migliore condotta conforme alle regole mercato. 

Bitcoin-Gold ha avuto ad oggi un discreto successo. Sebbene abbia lo scorso anno attirato fin da subito nuovi investitori, quest’anno la situazione appare addirittura miliorata. Un rapporto di Fidelity ha rivelato che un numero quasi doppio di investitori istituzionali hanno commerciato in derivati ​​BTC/GOLD rispetto al medesimo periodo del 2019. 

Il rapporto è uscito poco prima dell’inizio della pandemia da Coronavirus, e ciò significa che al momento il mercato ha necessariamente mutato le prospettiva che erano precedentemente attese. La pandemia da Covid-19 ha colpito il mondo delle criptovalute come qualsiasi altra forma di investimento regolamentata. 

L’ondata del virus ha spinto con sé la maggior parte delle persone a cercare nuove risorse con le quali mettersi al riparo da eventuali crisi economiche. Non sorprende molto che le alternative d’investimento digitale abbiano dimostrato di essere le alternative al momento più apprezzate. Dopo aver accumulato così tanto valore negli asset Bitcoin-Gold, è probabile che la tendenza sia definitivamente esplosa e questa sia solo l’inizio di una progressiva ascesa dei rispettivi prezzi.  

Adottare la massima cautela: non è un gioco

Il mondo dei derivati finanziari operanti su Bitcoin non è però tutto profitto e divertimento. L’assunzione di un contratto, così come di un contratto futures, è un obbligo serio, e se si raggiunge la data di scadenza, sia il venditore che il compratore avranno un obbligo legale di adempiere alla propria obbligazione.

I futures potrebbero benissimo finire per far perdere molti soldi agli investitori poiché si potrebbe essere costretti comprare Bitcoin molto al di sopra del prezzo di scambio corrente in un determinato momento. Le criptovalute sono già di per sé una delle classi di asset più volatili oggi disponibili; è quindi logico che il trading di futures su Bitcoin sia ancor più rischioso rispetto al trading effettuato su tipi di asset diversi.

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