Che cos’è un D.A.O.?

DAO è l’acronimo utilizzato per indicare una “Decentralized Autonomous Organization”: Organizzazione Autonoma Decentralizzata. Per chiarire il concetto, analizziamo ognuno dei tre termini appena utilizzati.

Un DAO è un’Organizzazione

Il primo DAO che si è affermato come tale si chiamava “The DAO”, creato nel 2016 per finanziare progetti che contribuiscono allo sviluppo di Ethereum. L’idea di utilizzare una DAO piuttosto che una fondazione o un capitale di rischio era in linea con l’etica del decentramento cara alla comunità di Ethereum. In effetti, The DAO era un fondo di investimento le cui decisioni venivano prese direttamente dagli investitori, invece di essere delegate a gestori specifici.

Il concetto di DAO è stato introdotto da Dan Larimer il quale, nel 2013, ha coniato il termine “DAC” – Decentralized Autonomous Corporation. Dan Larimer stava confrontando Bitcoin con un’azienda i cui azionisti sarebbero stati proprio i possessori di Bitcoin con i dipendenti dediti al mining.

Lo stesso anno, Vitalik Buterin generalizzò l’idea provando ad immaginare come un’azienda potesse fare a meno dei propri manager. L’automazione aziendale è spesso vista come il processo di sostituzione di persone poco qualificate con robot o computer, mantenendo il personale più qualificato ai controlli. Tuttavia, Vitalik ha suggerito il contrario, ovvero la sostituzione del management con una tecnologia software in grado di reclutare e pagare persone per svolgere i compiti che contribuiscono alla missione dell’azienda.

Tale tecnologia software potrebbe persino pagare i fornitori di servizi cloud per avere computer su cui operare, e quindi diventare indipendenti da una particolare infrastruttura. Ovviamente, sarebbe fondamentale garantire che questa tecnologia sia protetta dal furto delle sue risorse o dalla distruzione da parte di terzi, da qui la logica per renderla autonoma e decentralizzata.

“DAO” indica chiaramente qualcosa di più ampio della definizione tipica di “organizzazione” – un gruppo sociale che riunisce le persone e lavora per uno scopo comune. Vitalik definisce la DAO come “un  soggetto che vive su internet ed esiste in modo autonomo”. In sostanza, stiamo parlando di un’entità che svolge le funzioni di un’organizzazione.

Un Dao è Autonomo

La caratteristica essenziale dei DAO è che le loro regole operative sono programmate, il che significa che vengono automaticamente applicate e fatte rispettare quando le condizioni specificate nel software sono soddisfatte. Questo li differenzia dalle organizzazioni tradizionali, le cui regole formano linee guida che qualcuno deve interpretare ed applicare.

Per esempio, immaginiamo il caso di un’organizzazione i cui membri desiderano allocare fondi a vari progetti attraverso una commissione di esperti. Nel caso di un’organizzazione tradizionale, una volta che gli esperti hanno espresso il loro parere, i dipendenti devono eseguire molti passaggi per sbloccare il finanziamento, dalla redazione del verbale della commissione all’invio delle istruzioni di bonifico alla banca.

Nel caso di una DAO, i fondi vengono trasferiti immediatamente a seguito dell’approvazione della commissione. Niente può fermare tale processo, né gli stakeholder interni né terzi come banche o autorità pubbliche. Affinché l’esecuzione automatizzata e sicura delle regole operative sia davvero efficace, esse devono essere eseguite su una blockchain pubblica e priva di autorizzazioni come Ethereum. 

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Un Dao è Decentralizzato

L’aspetto del decentramento può essere compreso riassunto col funzionamento su di un’infrastruttura decentralizzata (cioè una blockchain pubblica, senza autorizzazione che non può essere rilevata da uno Stato o da un’altra parte).

Questa definizione riecheggia il concetto di autonomia, una società che opera in una giurisdizione digitaleDAO è una composizione di contratti intelligenti in esecuzione sulla blockchain senza alcuna autorizzazione sottostante. Esso non è organizzato gerarchicamente attorno a dirigenti o azionisti e non consente di concentrare il potere intorno ad essi. Al contrario, l’esercizio del potere all’interno dell’organizzazione è collettivo, la si può definire una sorta di eterarchia, vale a dire basata su meccanismi di cooperazione senza subordinazione.

Secondo questa prospettiva, la novità dei DAO sta proprio nella loro capacità di coordinare un numero molto elevato di persone evitando la ponderosità delle strutture gerarchiche. Questa caratteristica li differenzia fondamentalmente dalle organizzazioni tradizionali.

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In sintesi va considerato come la caratteristica essenziale di un DAO sia la sua capacità di sfuggire alla censura da parte di terzi, siano essi esterni (autonomia) o interni (decentralizzazione).

Cenni sull’evoluzione storica

Dalla caduta di “The DAO” nel 2016, le organizzazioni autonome decentralizzate si sono allontanate dai riflettori. Non di meno, gli sviluppi e gli esperimenti in questo settore non si sono mai interrotti. Nel 2019, il supporto per DAO ha acquisito slancio: sono sorte nuove iniziative per governare i protocolli crypto con dei DAO (KyberDAO, PolkaDAO, dxDAO) sono state create vere e proprie giurisdizioni per le DAO, sia decentralizzate (come Kleros) sia giurisdizioni tradizionali basate su specifici territori che offrono strumenti legali per le DAO (Vermont, Malta, Regno Unito, ecc.).

Comunque, il segnale più forte che l’avvento dei DAO è giunto, è forse il fatto che stiamo vedendo entrare nel mondo “non crittografico” entità quali Nexus Mutual, con sede nel Regno Unito, che ad esempio è la prima mutua assicurazione decentralizzata incorporata come cooperativa guidata da una DAO. Certo, le polizze che emettono oggi assicurano solamente i contratti intelligenti, ma il progetto mira ad assicurare anche altri tipi di rischi, i quali sono normalmente coperti dalle compagnie di assicurazione tradizionali.

In Francia, La Suite du Monde prevede di utilizzare una DAO per gestire i propri fondi ed iniziative economiche. Questo progetto sembra quanto più lontano possibile dal carattere urbano e virtuale dell’universo crittografico, ed il suo scopo è quello di fornire terra, nonché supporto finanziario e legale cooperative locali indipendenti ed auto-organizzate nel contesto di un ipotetico e possibile collasso della nostra civiltà industriale.

Dall’Europa agli Stati Uniti d’America, nuovi DAO continuano a spuntare ovunque: tutti questi progetti condividono lo stesso spirito di sperimentazione e la stessa speranza di essere i pionieri di sistemi sempre più equi. Un po’ lo stesso ethos di decentralizzazione che è alla base di Ethereum ed altre blockchain pubbliche prive di autorizzazione.

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Diversi casi d’uso conosciuti

-La blockchain:

Tezos è una blockchain pubblica che integra le operazioni necessarie alla propria modifica all’interno del proprio protocollo mediante una DAO, rendendola così autoadattativa. Le modifiche vengono proposte e votate dai possessori dei token nativi della blockchain, secondo una procedura controllata dal codice di Tezos, essa stessa modificabile secondo il medesimo processo.

Dash è una blockchain pubblica il cui codice assegna parte della block reward (incentivi finanziari generalmente utilizzati per remunerare il lavoro di validazione delle transazioni) ad un budget gestito dai membri del network al fine di finanziare sviluppi tecnici e azioni promozionali utili al progetto.

-Ecostistemi:

Aragon Network supporta la creazione di centinaia di micro DAO fornendo una piattaforma per eseguirli, applicazioni (gestione del budget tokenizzato, votazioni, raccolta fondi, ecc.), i quali possono essere dotati di una giurisdizione decentralizzata per la risoluzione dei conflitti interni.

La Suite du Monde è un movimento che sostiene la creazione di comunità locali auto-organizzate attraverso l’acquisto di terreni agricoli, la fornitura di risorse legali, di governance, contabili, e la generazione di una rete federativa.

-Opere d’arte:

Plantoide è un aggeggio elettromeccanico che simula l’aspetto di una pianta. È autosufficiente e può persino riprodursi attraverso la cooperazione con esseri umani che interagiscono con esso come mecenati e artisti.

-Campo assicurativo:

Nexus Mutual è una cooperativa che offre servizi di mutua assicurazione ai propri membri, senza la necessità di una società che gestisca la parte amministrativa. La gestione dei premi e l’elaborazione dei sinistri sono automatizzate tramite contratti intelligenti che coordinano direttamente le interazioni con (e tra) gli assicurati.

-Tematiche ambientali:

Terra0 mira a potenziare una foresta la cui produzione economica (vendita di legname) consente di pagare il proprio debito nei confronti di coloro che hanno finanziato l’acquisizione iniziale del terreno. Una volta liquidato questo debito, la foresta può utilizzare le proprie risorse per espandersi acquistando sempre più terra.

-Software:

Pocket Network è un’interfaccia per programmi applicativi (API) che consente l’accesso a blockchain pubbliche attraverso una rete decentralizzata. Il suo DAO consentirà di trasferire il potere decisionale sull’evoluzione del codice ed il finanziamento del programma alla comunità (sviluppatori e operatori di nodi di rete).

Pando Network è un sistema di controllo della versione (VCS) che verrà utilizzato per trasformare ogni repository di codice (incluso il repository stesso di Pando) in un DAO attraverso la fornitura di servizi per il monitoraggio dei contributi, la gestione della reputazione e la governance.

-Nuovi protocolli:

MakerDAO è un protocollo per la creazione di una stablecoin sintetica (il DAI), i cui parametri sono controllati dai possessori di un token di governance di rete (il MKR).

dxDAO è una DAO per il governo di DutchX, un protocollo di trading decentralizzato su Ethereum. Come in MakerDAO, la comunità può decidere come si evolverà il protocollo DutchX. Inoltre, la comunità può anche introdurre meccanismi nuovi di zecca per creare l’infrastruttura di protocollo che supporterà la finanza decentralizzata in generale.

Dimentichiamo per un attimo l’immagine di un’azienda privata o di una pubblica amministrazione che il termine “organizzazione” richiama abitualmente. Come ogni organizzazione, i DAO sono strumenti per coordinare l’attività umana, ma al di là della loro pura diversità, mostrano una caratteristica simile fondamentale: la capacità di facilitare la gestione collettiva dei beni comuni, comprese le opere immateriali, le risorse naturali, la produzione economica de industriale oltre che sistemi sociali.

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