Harmony: Tutto quello che devi sapere su ONE token

Harmony (ONE) è uno degli ultimi progetti che sta cercando di affrontare il problema della scalabilità della blockchain. Il team dis viluppo ha costruito la piattaforma da zero pensando all’efficienza.

Utilizzando un approccio “full-stack”, Harmony sta sviluppando una blockchain basata sullo sharding che non è solo scalabile, ma dimostrabilmente sicura ed efficiente dal punto di vista energetico. Harmony è stato uno degli ultimi progetti a raccogliere fondi sul Binance Launchpad. Questo dopo aver completato una grande vendita privata nel maggio del 2018.

In questa recensione di Harmony approfondiremo la tecnologia che sta dietro al progetto, l’utilizzo del token ONE e lo sviluppo della piattaforma, oltre che il potenziale di adozione a lungo termine del token nativo di Harmony.

Che cos’è Harmony?

Harmony fornisce una piattaforma di consenso ad alto rendimento, bassa latenza e basso costo progettata per alimentare l’economia decentralizzata del futuro. Hanno in programma di affrontare i problemi riscontrati in altri ecosistemi blockchain attraverso l’uso delle migliori pratiche di ricerca ed ingegneria in un sistema ottimizzato.

L’obiettivo tecnico del progetto è il resharding e lo staking sicuro con casualità decentralizzata. Harmony implementa anche un routing ottimale tra shard e una rapida propagazione dei blocchi.

In pratica, Harmony aiuta le aziende a costruire mercati per l’utilizzo di token fungibili (come punti fedeltà o crediti energetici) e risorse non fungibili NFT (come risorse digitali in-game). Harmony utilizza anche le sue prove a conoscenza zero per consentire la condivisione dei dati nonostante la privacy dei consumatori.

Ciò incentiva gli utenti e potrebbe essere utilizzato per rating creditizi, scambi di annunci e altre condivisioni di dati che tradizionalmente vedono le piattaforme centralizzate trarre profitto dai dati e gli utenti non esserne coinvolti.

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Dopo aver lanciato la rete principale a giugno 2019, Harmony ha registrato una crescita eccellente e a giugno 2020 ci sono più di mille nodi che aiutano a decentralizzare la rete. Il progetto è stato anche in grado di migrare dai token ERC-20 e BEP-2 originariamente emessi ai propri token nativi ONE.

Infine, il progetto ha implementato un sistema di staking basato su una Proof of Stake (EPoS) efficace. È stato un anno impegnativo per Harmony, quindi approfondiamo ed esploriamo alcuni dettagli dei progressi compiuti.

Il protocollo di consenso di Harmony

Le blockchain sono governate dal consenso e il tipo di protocollo utilizzato può avere un impatto drastico sulla velocità con cui viene raggiunto il consenso decentralizzato. Attualmente, blockchain come Bitcoin utilizzano protocolli di consenso Proof-of-Work che sono diventati intrinsecamente costosi e lenti.

Altri protocolli come Proof of Stake utilizzano diversi meccanismi di incentivazione che superano alcune di queste limitazioni. In effetti, il protocollo Ethereum sta cercando di passare al consenso Casper POS per affrontare i problemi di scalabilità. Tuttavia, anche la PoS ha le sue sfide specifiche.

Il protocollo di consenso Harmony, chiamato Proof of Stake Efficace, utilizza i più recenti principi di progettazione come lo sharding ed il pipelining. Ciò consente alla rete di elaborare numerose transazioni diverse in parallelo. Questo significa che non esiste un unico collo di bottiglia per le conferme di ognuna delle transazioni.

In sostanza, con l’approccio Harmony, la latenza della connessione è notevolmente ridotta e il throughput delle transazioni può scalare man mano che la rete cresce.

Harmony sta implementando tecniche di rete che possono migliorare la velocità di propagazione dei messaggi e raggiungere il consenso più velocemente. Come affermato nel loro whitepaper, Harmony utilizza il codice RaptorQ che consente alla rete di propagare i blocchi rapidamente o all’interno di frammenti (shards). Harmony non solo frammenta i suoi nodi di rete, ma anche gli stati blockchain, il che consente un ridimensionamento lineare in tutti e tre gli aspetti di archiviazione.

Adottano anche il routing Kademlia che è in grado di ottenere queste transazioni cross-shard riuscendo a scalare logaritmicamente con il numero di shard della rete. L’intera implementazione consente ad Harmony di eseguire un protocollo anche detto “simultaneo”.

Anche l’infrastruttura è stata decentralizzata per evitare attacchi allo shard singolo. Alla fine la rete è costruita per contenere frammenti di mille nodi allo scopo di fornire casualità crittografica e ri-shard regolari, tuttavia attualmente Harmony utilizza solo quattro frammenti da 250 nodi ciascuno.

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Ciò conferisce alla rete una forte sicurezza contro i “comportamenti bizantini” (Byzantine fault tolerance). Inoltre, la rete utilizza una funzione casuale verificabile per un’elaborazione shard imprevedibile ed imparziale.

Il token nativo di harmony: ONE

La piattaforma Harmony è alimentata dal token ONE nativo, che consente agli utenti di partecipare all’ecosistema e funge altresì da meccanismo di pagamento per varie operazioni supportate. Utilizzando la blockchain di Harmony, gli sviluppatori e le aziende sono in grado di creare allineamento negli obiettivi e negli incentivi delle varie parti interessate.

Inoltre, l’imminente implementazione a prova di conoscenza zero renderà Harmony una piattaforma di condivisione dei dati in grado di superare il problema comune di molti mercati dei dati ossia la sfiducia che i partecipanti hanno per la condivisione dei dati, pur avendo un forte desiderio di acquisire i dati degli altri partecipanti.

Il meccanismo di staking del token ONE

Harmony ha fatto la storia nel maggio dello scorso anno quando ha lanciato lo staking, diventando così la prima blockchain sharded a offrire lo staking. Secondo il team di Harmony, lo staking era necessario per creare fiducia tra i partecipanti alla rete senza conoscenza reciproca.

Ciò consentirà un decentramento molto maggiore in quanto apre il protocollo al pubblico. Ora che lo staking è stato reso disponibile, 320 dei mille nodi sono gestiti dal pubblico anziché da Harmony stessa o da uno dei suoi partner di fiducia.

Lo staking è stato lanciato con sedici partner di staking che possono essere utilizzati da chiunque per depositare facilmente le proprie monete a tale scopo. Anche diversi exchange forniscono lo staking, come BitMax e Binance. L’attuale ricompensa per lo staking è appena pari al 10%, anche perchè uno qualsiasi dei servizi di staking tratterrà per sé una piccola parte.

Ricordiamo che non è necessario utilizzare un servizio di staking e che il team di Harmony incoraggia lo staking autonomo proprio per i connessi vantaggi derivanti dalla decentralizzazione. L’esecuzione di un validatore richiede 10000 token ONE ed un computer con un minimo di due core, 2 GB di memoria e 30 GB di spazio di archiviazione.

Come visto pocanzi, i token ERC-20 e BEP-2 ONE sono stati abbandonati e la moneta ufficiale è ora la moneta ONE nativa. Gli utenti che possiedono le versioni della catena Ethereum o Binance possono facilmente swapparle (scambiarle) depositandole in uno scambio che ha un ponte con Harmony, come Binance, Gate.io, BitMax e altri. Una volta depositati, i token abbandonati vengono automaticamente convertiti in token ONE nativi.

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Come token di staking, ONE dovrebbe guadagnare di valore, e in effetti è raddoppiato da quando ha raggiunto il minimo di metà aprile dello scorso anno. I veri guadagni sono iniziati dopo che Harmony ha annunciato lo staking, con il token che è passato da un valore di 0,002 dollari prima dell’annuncio dello staking live, a circa 0,004 dollari solo un mese dopo. Va notato che lo slancio al rialzo è sicuramente promettente.

Per quanto riguarda la memorizzazione dei tuoi token ONE, il Ledger è la scelta migliore. Non esiste ancora un portafoglio di staking nativo per ONE, anche se è in fase di sviluppo. Nel frattempo, Trust Wallet e Math Wallet multi-valuta supportano tutti la memorizzazione di monete ONE.

Opinioni conclusive

Data la comunità attiva dietro il progetto Harmony, non dovrebbe sorprendere che il progetto abbia visto una maggiore adozione e un aumento del prezzo del suo token ora che ONE è sia nativo e che Harmony è una blockchain EPoS che premia coloro che detengono il token ONE.

Il progetto è stato in grado di lanciare la sua rete principale a giugno 2019, poco più di un anno dopo l’inizio dello sviluppo. E nonostante la rapida evoluzione del progetto si può dire abbia retto bene, mostrando la forza del suo design originale. Il token ha sofferto insieme all’intero mercato delle criptovalute fino al 2018 e al 2019, ma ha avuto un forte aumento nel 2020 poiché la domanda per il token e la blockchain è notevolmente aumentata.

Il team dietro Harmony è forte, con una grande esperienza in molte aree utili per questo tipo di progetto. Finora il team è stato in grado di rispettare le scadenze della tabella di marcia, e questo è un grande vantaggio.

I giorni in cui gli investitori erano disposti a perdonare i commit in ritardo sono passati e questi progetti blockchain devono fornire ciò che hanno promesso rispettando le deadlines prestabilite ed annunciate agli investitori. Harmony è stato in grado di farlo con successo.

La più grande minaccia per il progetto a questo punto è la concorrenza. Harmony dovrà rimanere al passo con i concorrenti esistenti, oltre che rimanere al passo con i potenziali concorrenti futuri. Finora sembra farlo egregiamente, sfruttando i rapidi cicli di sviluppo per aggiungere sempre nuove funzionalità e migliorare scalabilità ed efficienza della rete.

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