Banca Generali abbraccia il Bitcoin

Che anche in Italia Bitcoin stesse facendo presa, lo sospettavamo da tempo.

Che un istituto importante come una banca puntasse sulla regina delle criptovalute, però, è abbastanza una sorpresa: Banca Generali, uno degli istituti di credito maggiormente noti nel nostro paese, ha infatti deciso di puntare su Bitcoin.

La notizia è di questa settimana: anche Banca Generali,infatti, sposa l’innovazione derivante dalle criptovalute.

Che cos’è Banca Generali?

Banca Generali S.p.A. è una banca orientata prevalentemente alla consulenza finanziaria e alla gestione del patrimonio finanziario delle famiglie, attraverso una rete di consulenti finanziari. La società amministra 47.5 miliardi di euro, grazie ad una rete di migliaia di consulenti ed è presente in tutto il territorio italiano con numerose filiali ed agenzie.

Generali, inoltre, è un marchio di spicco nel settore assicurativo.

La banca è quotata alla Borsa di Milano nell’indice FTSE MIB, e questo fa sì che il marchio Generali sia uno dei più influenti nel settore finanziario .

Generali e Bitcoin

La Banca di origine triestina ha accolto in questi giorni nel proprio gruppo la Conio inc. , azienda che ha per oggetto i servizi di criptovalute (Bitcoin in modo particolare).

La parte di maggiore interesse, probabilmente, è relativa alla scelta di avviare contestualmente una partnership di carattere commerciale, che prevede la distribuzione da parte di Banca Generali dei prodotti di Conio. Quest’ultima è una fintech, fondata dagli imprenditori Christian Miccoli e Vincenzo di Nicola nel 2015, che fondamentalmente opera a mò di “wallet provider”, offrendo cioè ai propri clienti servizi come custodia, negoziazione e reporting di Bitcoin. Ad oggi, Conio gestisce qualcosa come 150 mila wallet elettronici.

L’operazione vede la banca del gruppo triestino come principale investitore nell’ambito di un aumento di capitale di 14 milioni di dollari nell’azienda fintech, con l’ingresso anche di altri soci.

Il settore delle criptovalute, si spiega in una nota di Banca Generali, “ha raggiunto una dimensione importante con un trend in continua crescita. A fine novembre, la capitalizzazione complessiva delle valute “crypto” ha raggiunto 580 miliardi di dollari, di cui Bitcoin costituisce circa due terzi del complessivo. Gli scambi giornalieri a livello mondiale sono pari a 280 miliardi di dollari con circa 60 milioni di utenti che negoziano cripto-valute con “wallet”. Attualmente il bitcoin è scambiato attorno a 19.300 dollari, non molto lontano dai massimi storici a 19.500 toccati un paio di settimane fa”.

Naturalmente, questa dichiarazione oggi risulta ovviamente già “passata”, dal momento che proprio nelle scorse ore non solo Bitcoin ha superato il muro dei 20.000 dollari di valore, ma ha quasi toccato addirittura quota 24.000 dollari, per poi attestarsi attorno a quota 23 mila. Tutto normale, se si pensa che Bitcoin è l’asset nettamente più soggetta a saliscendi.

Tuttavia, è proprio per il crescente successo di BTC che Banca Generali ha deciso di essere il primo istituto che ha scelto di offrire ai propri clienti servizi legati alle criptovalute.

Più precisamente, i wallet provider che Conio offre ai propri clienti hanno la particolarità di affidarsi ad una tecnologia e ad una serie di brevetti esclusivi, mirati a garantire la sicurezza nella custodia delle criptomonete e fornendo una serie di opzioni utili a semplificare il trading.

Il sistema Conio include un sistema di custodia di valute digitali multi-firma (basato su ben tre chiavi di sicurezza), che in futuro presumibilmente verrà esteso anche ad altre valute digitali.

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