Bitcoin entra nel settore immobiliare

Quando si parla di criptovalute, ormai, ci si trova di fronte a due schieramenti diametralmente opposti: i super sostenitori, che spingono all’uso sempre più diffuso di pagamenti per mezzo di tecnologia blockchain o che investono nell’acquisto di monete digitali sempre nuove, alla ricerca del nuovo Bitcoin del futuro, un po’ come accade con l’acquisto dei titoli o la speculazione finanziaria, e gli assoluti detrattori, accaniti denigratori delle criptomonete, sicuri che il tutto scoppierà presto come una bolla di sapone. Ovviamente, il tempo sta dando ragione ai primi, e i contrari si stanno riducendo di giorno in giorno. Sicuramente questo fenomeno di avvicinamento alle cripto è dovuto in parte allo sdoganamento dell’argomento (sempre più spesso notizie sulla blockchain arrivano dai media anche a chi è profano del settore), in parte grazie a grandi nomi che si ergono a favore di Bitcoin e simili: tra questi non si può certo non ricordare Elon Musk, che come abbiamo visto di recente ha annunciato la possibilità di acquistare la Tesla pagandola proprio in Bitcoin.

Ma recentemente pare esservi un’altra sfera di interesse per le criptovalute: quella relativa al settore immobiliare.

Come acquistare casa con Bitcoin

Con tutto questo fermento digitale, non stupisce che siano sempre di più i settori che aprono a transazioni, anche considerevoli, in Bitcoin: il settore immobiliare, infatti, non si esime dal partecipare, vantando diverse transazioni di vendita e acquisto per mezzo della tecnologia blockchain.

Andiamo, quindi, a vedere nel dettaglio come funzionano, per il settore immobiliare, le transazioni che prevedono l’utilizzo di una criptovaluta come moneta di scambio.

Per rendersi conto di quanto sia effettivamente un fenomeno in crescita, quello dell’acquisto di immobili utilizzando come moneta una valuta digitale, basta dare un’occhiata ai molti siti internet di compravendita di stabili: gli annunci che prevedono come forma di pagamento i Bitcoin o altre criptovalute (prevalentemente Ethereum e Bitcoin) sono sempre di più.

Sebbene in Italia non sia riconosciuto valore legale alle criptovalute, è assolutamente lecito acquistare bene usando questo metodo di pagamento. Infatti, perché la transazione, e quindi la compravendita, sia legale, è sufficiente che sia presente un accordo tra le parti coinvolte: si può quindi stabilire il corrispettivo di una qualsiasi vendita anche in una valuta differente da quella legalmente in corso nel nostro Paese, basterà stipulare un accordo con fissato il valore della compravendita, inserendo necessariamente anche, però, il corrispondente valore in Euro. La transazione risulta quindi davvero semplice, evitando tra l’altro anche intermediari e costi accessori legati agli istituti bancari: il venditore stabilirà il prezzo in Bitcoin calcolando il valore dell’immobile e il valore della criptomoneta nel preciso momento del rogito, mentre nel contratto sarà indicato il valore in Euro e in criptovaluta, garantendo che entrambe le parti concordano per il pagamento in valuta elettronica.

Non sono, quindi, solo aziende o grandi investitori ad avvicinarci alle compravendite di immobili con monete elettroniche, ma anche privati cittadini, andando ad aumentare via via il processo di avvicinamento alle monete digitali anche dei non addetti ai lavori.

9251 830075

Immobiliare e Criptovalute: vantaggi e svantaggi

Le compravendite immobiliari sono diventate realtà in un’epoca relativamente recente, ma meno di quello che si può pensare.

Le prime transazioni per acquisto di beni immobili effettuate per mezzo dell’utilizzo della tecnologia blockchain si registrano nel 2017 negli Stati Uniti, per la precisione nello stato del Texas, e nel Regno Unito. Nel 2018 arrivano le prime acquisizioni in Italia, a Torino e a Roma, dove l’intero quartiere San Lorenzo è stato messo in vendita includendo la possibilità di acquisto per mezzo di Bitcoin.

Dal 2017 in avanti sono stati sempre di più gli annunci che garantivano l’accettazione dei Bitcoin, sia per i privati che nel settore aziendale.

I vantaggi sono infatti notevoli: i Bitcoin garantiscono sicurezza e trasparenza; permette di digitalizzare il contratto automatizzando i processi di pagamento di tasse e depositi; garantisce il decentramento, favorendo di molto la compravendita di beni all’estero poiché in questo modo possono essere evitati meccanismi come il cambio di valuta, spese bancarie o di viaggio.

Ci sono però delle criticità, legate soprattutto agli aspetti fiscali e alla volatilità delle criptovalute: in primo luogo, pur essendo stata confermata dall’Agenzia delle Entrate la liceità dell’uso delle monete digitali per l’acquisto di immobili, non è ancora chiaro in che modo possano essere tassate le plusvalenze derivanti dall’investimento, così come per il momento non pare possibile ottenere un muto su un immobile prezzato in Bitcoin; in secondo luogo la forte volatilità delle cripto rischia di essere un impedimento per una capillare diffusione di compravendite di questo genere, poiché genera un rischio troppo elevato per la maggior parte dei venditori e dei compratori privati.

Articolo precedente

Articolo successivo