Anche lo streaming si paga in criptovaluta

I Bitcoin lovers italiani non possono che essere entusiasti della febbrile attenzione dedicata al settore, da parte di praticamente qualsivoglia realtà commerciale e produttiva: infatti, dai negozi di alta moda alle auto di lusso, passando per gli affitti e gli acquisti di immobili, sempre di più le transazioni sono cripto friendly. Inoltre, realtà concrete come bar, ristoranti e fast food, stanno cercando di fare da ponte tra gli avventori più scettici e il mondo della blockchain.

Qualche giorno fa, invece, è stato il turno dell’intrattenimento video in streaming ad avvicinarsi alle monete elettroniche.

Andiamo a scoprire insieme di che si tratta.

Chili punta sui pagamenti in valuta elettronica: è la prima volta per lo streaming in Europa

La principale piattaforma italiana per il noleggio e l’acquisto di contenuti video, Chili, ha recentemente annunciato che si potranno pagare sia il noleggio che l’acquisto di film e serie tv attraverso l’utilizzo di monete elettroniche. L’annuncio è stato fatto al termine dell’ultima edizione de Blockchain Week Rome, il più grande evento italiano dedicato a blockchain e criptovalute, con convegni, seminari e tavole rotonde a tema cripto, giunto ormai alla sua quarta edizione. Da metà giugno, dunque, gli oltre cinque milioni e mezzo di abbonati, tra Italia e Europa, potranno decidere se pagare i contenuti del catalogo utilizzando le proprie criptovalute. È una novità assoluta per il settore in Europa, anche se ad essere onesti, un primo approccio da parte di Chili allla blockchain era già stato fatto: sì, perché gli inserzionisti hanno già da tempo la possibilità di acquistare gli spazi pubblicitari utilizzando i cripto asset come metodo di pagamento.

L’obiettivo di Giorgio Tacchia, amministratore delegato di Chili, è ovviamente quello di attrarre nuovi clienti, attirati dalla possibilità di spendere i propri Bitcoin, dal momento che, nonostante i numerosi passi avanti, nel nostro Paese non è ancora così immediato poter utilizzare per i propri acquisti le valute elettroniche.

Una partnership italiana davvero interessante: Chili e Coinbar insieme per favorire le transizioni di cripto

Per questa operazione in Chili hanno deciso di non fare tutto da soli, ma di instaurare una collaborazione reciprocamente proficua con Coinbar. Per chi non se lo ricordasse, Coinbar è un marchio fondato da Antonello Cugusi, insieme a Josas, società di broker immobiliari: la società ha deciso di aprire l’omonimo locale in via Barberini, nel centro di Roma, nel quale si possono scambiare informazioni riguardanti il mondo della blockchain e delle cripto. Coinbar, però, non è solo un locale, ma è anche un exchange, che offre tutti i classici servizi di marketplace: in questo modo Cugusi intende dare fisicità a un qualcosa che è sempre stato solo virtuale, mettendo a disposizione di appassionati ed interessati un luogo in cui si possa fare trading, ricevere assistenza e confrontarsi con gli altri avventori.

L’azienda capitolina nasce nel 2018 ma diventa operativa a tutti gli effetti solo un paio di anni dopo, nel 2020. In questo periodo il business è cresciuto al punto da ipotizzare entro fine anno di raggiungere un numero di clienti superiore a trentamila, con un ricavo superiore al milione di Euro. Inoltre è stata realizzata che l’app CoinbarPay, che una volta scaricata nel proprio smartphone permette agli utenti di saldare i conti utilizzando i depositi nel proprio wallet digitale: in questo modo i costi di transazione si abbassano notevolmente sia per l’esercente che per l’acquirente, rispetto agli altri tradizionali metodi di pagamento come carte di credito o bancomat.

Nonostante in Coinbar siano consapevoli che, almeno inizialmente, l’accordo con Chili non possa fruttare volumi di entrate notevoli, Cugusi è comunque molto positivo, soprattutto per la possibilità di diffusione della cultura cripto in tutti gli ambiti del quotidiano, in particolar modo per gli italiani, ancora un po’meno propensi, rispetto agli stranieri, ad utilizzare gli asset digitali come metodo di pagamento.

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