Dall’UE arriva un fondo gigantesco per le imprese che investono in blockchain

Viviamo in tempi molto difficili, questo è vero. Sicuramente, l’emergenza sanitaria di questi mesi sta mettendo in difficoltà sanità, finanza e politica.

Tuttavia, non si fermano gli sforzi utili a costruire un futuro più funzionale e tecnologicamente più avanzato, una volta passata la bufera.

A testimonianza di ciò, la scorsa settimana,  il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), sostenuto dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), ha firmato i primi sei accordi azionari con fondi di capitale di rischio nell’ambito del nuovo progetto pilota InnovFin Intelligenza artificiale e blockchain

Un sostegno alla blockchain

Spazio alle blockchain, quindi. Il comunicato emesso dagli uffici della Commissione Europea, del resto, è molto chiaro: le risorse complessive, ad oggi pari a 700 milioni di euro, avranno il compito di sostenere gli investimenti nel settore tecnologico, comprese le attività in materia di Intelligenza Artificiale e Tecnologie Blockchain (AI/BT). Le risorse saranno impiegate in settori specifici, tra cui software B2B, dati/analitica, IoT, Smart Cities, automazione, apprendimento di lingue e macchine, Saas, Fintech, cybersecurity e il futuro del lavoro.

Nello specifico, d’ora in avanti le PMI e le startup digitali (che vorranno produrre in uno dei settori sopracitati) potranno richiedere dei finanziamenti da uno dei seguenti fondi:

Tali fondi azionari sono di finanziarie di  Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo e Olanda.

Le parole dell’Unione Europea

Tramite il portavoce del FEI, Alain Godard, l’Unione Europea ha confermato di essere sempre più vicina alla blockchain e alle nuove tecnologie:

“Al fine di mantenere la competitività e migliorare la vita delle persone, e per portare benefici significativi allo sviluppo della nostra società ed economia, l’Europa deve essere in prima linea nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della tecnologia blockchain.

L’Europa ospita la principale comunità mondiale di ricerca sull’intelligenza artificiale e blockchain, che ha start-up dinamiche e un’ampia gamma di industrie tradizionali. Sono molto felice che possiamo collaborare con la CE per investire in questi sei fondi. I clienti target sono le aziende che vogliono adottare processi e modelli di business innovativi”.

La regolamentazione delle nuove tecnologie

Del resto, è da tempo che l’Unione Europea, tramite i propri organi, sta tentando di inquadrare correttamente, dal punto di vista legislativo, blockchain e criptovalute, avendo ormai la consapevolezza che questo tipo di tecnologie farà sempre più parte della nostra economia.

E’ un passaggio inevitabile, quello dell’inquadramento all’interno di una ferrea regolamentazione, se si pensa che sono ormai migliaia le imprese che, in tutta Europa, ricorrono alle nuove tecnologie.

Tutto ciò, peraltro, rientra come accennato in quadro più ampio, quello del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), che fino ad oggi ha sostenuto ben 1,4 milioni di piccole e medie imprese di ogni paese europeo, mobilitando l’incredibile cifra di 535 miliardi di euro in termini di investimenti.

Il Feis si propone, anche grazie a questo investimento in blockchain e tecnologie innovative, come risorsa utile a mettere l’Europa in una posizione paritaria nell’ambito di una concorrenza con i colossi Cina e Stati Uniti, fino ad ora “fuori portata” con la loro capacità tecnica e finanziaria preponderante nei confronti degli stati del Vecchio Continente.

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