Fondi istituzionali verso Bitcoin

I problemi economici globali causati dalla pandemia di coronavirus, stanno contribuendo alla forte spinta verso l’adozione da parte degli investitori istituzionali di Bitcoin ed altre criptovalute secondo quanto sostiene la società Fidelity Digital Assets.

Storicamente Fidelity ha sempre avuto come clienti degli “investitori al dettaglio”, seppur soggetti –certo- dal patrimonio elevato.

La svolta del 2020

Quest’anno, tuttavia, la società sostiene si sia verificato un grande spostamento di capitali dovuto ad investimenti istituzionali in Bitcoin. Tra i principali fattori che ne hanno contribuito, certamente figura quello di un approccio alla regolamentazione come quello mostrato dalla US Securities and Exchange Commission (SEC) e l’approvazione di Bitcoin da parte di famose società finanziarie e personalità di spicco.

Quello che abbiamo visto nel 2020 è stata un’adozione più ampia, che ha iniziato a risuonare con altre tasche di investitori istituzionali, vale a dire gli hedge funds, persone con un patrimonio netto ultra elevato, quindi abbiamo assistito ad un ampliamento della base in termini di tipologia dei clienti che stavamo vedendo coinvolti nell’ecosistema“.

Secondo i sondaggi di Fidelity, gli investitori istituzionali hanno mostrato “un certo interesse” per Bitcoin nel 2018, che è in qualche modo aumentato nel 2019. Tuttavia, è stato il tumultuoso 2020 che è diventato l’anno decisivo e vero e proprio “momento di svolta” per l’adozione istituzionale.

Cosa favorirebbe ulteriormente l’ingresso di fondi istituzionali?

Quest’estate Fidelity Investments ha annunciato il lancio di un fondo indicizzato Bitcoin con un livello di ingresso minimo di centomila dollari, offerta che sarà anche orientata verso istituzioni ed investitori accreditati che non possono ottenere un’esposizione diretta a Bitcoin per qualsivoglia motivo.

Abbiamo scoperto che c’erano un certo numero di clienti che desideravano un’esposizione all’asset senza avere il lusso di poter detenere Bitcoin“, dunque il citato fondo opererebbe anche allo scopo di allargare ulteriormente la platea ad attori che per i motivi appena descritti non potrebbero farne parte.

Chiaramente, abbiamo assistito ad una tendenza in cui molti investitori, in particolare dal lato degli hedge fund, hanno considerato i futures come una rampa di lancio per questa asset class, non lo neghiamo. La crescita dell’open interest sta assolutamente sottolineando anche una narrativa istituzionale più ampia”, ha affermato Christine Sandler, responsabile vendite e marketing di Fidelity Digital Assets.

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Christine Sandler

Anche l’utilizzo di strumenti finanziari quali gli ETF è un’iniziativa che è stata proposta più volte da varie società e ripetutamente bocciata dalla SEC. Tali fondi, se verranno lanciati, offrirebbero agli investitori tradizionali un accesso quasi istantaneo a Bitcoin e probabilmente ne conseguirebbe una domanda finora mai sperimentata.

Fondi istituzionali interessati anche alle altre criptovalute?

Sembra che l’amore istituzionale per Bitcoin non ricalchi esattamente un sentimento medesimo anche per le altre altcoin come ad esempio Ethereum. La narrativa istituzionale predominante è ancora focalizzata principalmente su Bitcoin.

Penso che questa narrativa dell'”oro digitale“, che è il tema di investimento prevalente, abbia davvero avuto riscontro con il lato più tradizionale, ed esso è il cliente con cui Fidelity si sta impegnando con maggior frequenza“.

Sandler ha anche aggiunto che la più ampia serie di casi d’uso proposti da Ethereum non sono ancora abbastanza allettanti per influenzare determinati clienti. Tuttavia, il supporto per Ethereum è “decisamente sulla tabella di marcia” e dunque nei piani di Fidelity.

Non va dimenticato che con molta probabilità si vedrà un forte successo derivare anche da iniziative quali quelle delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) nei prossimi anni.

“Penso che assisteremo alle CBDC nel breve termine, tra un paio d’anni vedremo valute digitali valide della banca centrale”, ha affermato la Sandler. “Ed il motivo per cui penso che le vedremo è che penso che l’ecosistema stia crescendo molto rapidamente, in particolare se si pensa a casi d’uso per la tokenizzazione di risorse del mondo reale e allo sfruttamento degli smart contracts“.

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