Google torna ad accettare le Ads su Bitcoin

Google, lo sappiamo, è un po’ un indicatore dei nostri tempi. I volumi di ricerca, su questo o quell’argomento, testimoniano su cosa il mondo si stia interrogando nei vari giorni dell’anno.

Evidentemente, il colosso di Mountain View, dopo anni di “guerra fredda”  con Bitcoin e criptovalute, si è reso conto di non poter più ignorare il fenomeno, regolarizzando (e permettendo) le ads a tema criptovalute.

Google e le criptovalute, sino ad oggi

Fino a questi giorni l’advertising (ovvero gli annunci a pagamento) per  prodotti, tecnologie e servizi relativi al mondo crittografico delle  criptovalute era stato fortemente contrastato da Google e da tutti i suoi canali, dal momento che il gigante californiano si era prefissato di garantire la massima trasparenza e tutela per i propri utenti in termini di truffe e frodi finanziarie. Rischio che – in particolar modo per utenti neofiti in tema cripto – in effetti si mostrava concreto, dato il proliferare di scam e truffe di vario tipo apparse sulla rete nel 2017, in concomitanza con la prima storica “bull run” di Bitcoin che tanti avventori aveva attirato.

Oggi, però, Bitcoin e criptovalute in genere sono inequivocabilmente entrate a far parte della finanza internazionale di tutti i giorni, e – conseguentemente – potrebbe essere controproducente per Google ignorare il fenomeno, anche da per il proprio tornaconto.

Pertanto, è notizia di questi giorni che il noto motore di ricerca starebbe pian piano aprendo le proprie maglie, iniziando ad accettare (pur con delle restrizioni) inserzioni inerenti le criptovalute.

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Le criptovalute su Google Ads

La concessione di Google, ora, apre a nuove grandi opportunità per le aziende del settore, che se da un lato non potranno che apprezzare l’apertura, dall’altro dovranno ancora fare i conti con un numero elevato di restrizioni che per adesso sembrano destinata a permanere.

In primis, la riapertura a queste ads prenderà il via dal 3 agosto prossimo, e inizialmente le sponsorizzate saranno accettate solo sul .com e nel territorio degli Stati Uniti.

Sarà poi necessario ottenere una sorta di “certificazione” da parte degli inserzionisti che intenderanno avvalersi di queste promozioni: Google, infatti, ammetterà gli ads solo se gli inserzionisti saranno:

  • registrati con FinCEN (come società di servizi monetari e con almeno uno stato in qualità di società per il trasferimento di denaro) o con un’entità bancaria riconosciuta;
  • rispettosi dei requisiti legali pertinenti, inclusi eventuali requisiti legali locali a livello statale o federale;
  • garanti circa il fatto che gli annunci e le pagine di destinazione siano conformi a tutte le norme Google Ads.

Questo, ovviamente, non vale solo per Google, ma anche per tutti i servizi ad esso connessi (come Youtube, ad esempio).

Tutte le eventuali certificazioni rilasciate da Google fino ad oggi, perderanno di validità e anzi verranno in toto revocate il 3 agosto 2021.  Gli inserzionisti dovranno a quel punto richiedere una nuova certificazione per tutti i portali da voler sponsorizzare mediante la compilazione di un modulo di domanda, che Google renderà disponibile a partire dall’8 luglio.

Restano per il momento vietati annunci pubblicitari che facciano paragoni tra criptovalute, grafici di trading, consigli finanziari o recensioni di broker.

Pur in modo un po’ tortuoso, non si può dire che anche Google non stia aprendo a Bitcoin (quantomeno negli USA): monitoreremo la situazione, perché arrivassero tali norme anche in Europa, corrisponderebbe certamente ad un nuovo boom del settore.

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