Il Bitcoin e’ uno schema Ponzi?

In un periodo , per le cripto e per Bitcoin, che (sulla coda dell’emergenza Coronavirus ) appare di forte rialzo e induce fiducia per il prossimo futuro, spesso capita di leggere una domanda ricorrente da parte di questo o quell’utente (generalmente neofita) accostata ai Bitcoin, ovvero se ci si trovi davanti a uno schema Ponzi.

Ma cos’è uno schema Ponzi? Vediamo adesso di cosa si tratta, analizzandone le caratteristiche, conoscendo chi l’ha utilizzato e reso celebre e se, in base a queste particolarità, si possa ritenere o no il Bitcoin una truffa di questo tipo.

Cos’è uno schema Ponzi?

Lo schema Ponzi è un modello di truffa in cui vi è un soggetto che agisce direttamente con le sue vittime, affermando di avere una personale strategia di investimento, rigorosamente segreta, con la quale può garantire dei rendimenti fuori mercato.

Generalmente, garantisce rendimenti medio alti con rischio pressochè nullo nel breve o medio periodo. In realtà, nello schema Ponzi, non vi è alcuna strategia di investimento; non si sta neanche veramente investendo, poichè il truffatore prende i soldi dalle sue vittime e le ripaga in seguito con i loro stessi soldi, asserendo che quello sia il rendimento degli  investimenti, allettando altre potenziali vittime a conferirgli denaro. Man  mano che lo schema va avanti, diventa sempre più complesso  gestirlo, poiché servono nuove vittime per alimentare il circuito e continuare a pagare gli interessi alle vittime già all’interno della rete. Lo schema logicamente salta quando il truffatore scappa con i soldi appena le vittime sono numerose, oppure salta quando non si riescono a trovare più vittime per ripagare i rendimenti .

Chi fu l’inventore?

Il primo ad utilizzare questo schema fu anche quello colui che prestò il proprio nome alla truffa: parliamo di Charlie Ponzi, immigrato italiano negli Stati Uniti di inizio ‘900, che simulò una clamorosa rete di investimenti nel settore postale e, partendo da pochi dollari, arrivò a truffare oltre quarantamila persone raccogliendo circa 15 milioni di dollari (di allora! Oggi con l’inflazione  parleremmo di ben 260 milioni).

Bitcoin ponzi
Fonte:Wikipedia

Caratteristiche dello schema

Gli schemi Ponzi hanno generalmente tre caratteristiche:

  1. una promessa di rendimenti fuori mercato, spesso medio-alti e costanti a basso rischio (se non nullo), con ritorno a breve termine.
  2. c’è una strategia di investimento tenuta segreta
  3. vi è un promotore che agisce direttamente con le proprie vittime.

Vi possono essere delle variazioni, pur non cambiando la sostanza ; basti pensare al genio di Bernie Madoff, autore della frode più clamorosa della storia: godendo di ottima reputazione come presidente del Nasdaq, si è fatto prestare miliardi per anni da banche e istituti finanziari e per anni ha garantito rendimenti medio-bassi a medio-lungo termine, perfezionando beffardamente lo schema di Charles Ponzi.

Il Bitcoin ha queste particolarità?

Abbiamo visto le caratteristiche basilari dello schema Ponzi. Vediamo se si riscontrano nel Bitcoin.

Nel primo caso (promessa di rendimenti medio-alti e costanti a basso rischio), la risposta è certamente no:  non vi sono garanzie che il prezzo del Bitcoin salga o scenda, e questo fa sì che l’investimento non si possa definire “privo di rischi” o “a basso rischio”. Investire in una moneta elettronica è molto rischioso, sempre.

Nel secondo caso (strategia di investimento segreta) anche qui la risposta è no: Bitcoin è una tecnologia open source e consultabile da tutti. Il suo prezzo è determinato , oltre che dalla domanda e dall’offerta, da alcune specificità informatiche di pubblica fruibilità. Pensiamo, ad esempio, alla Blockchain: è un registro digitale consultabile e condivisibile da ogni singolo utente.

A proposito del terzo requisito (intermediario di fiducia), ovviamente la risposta è no: non vi è alcun promotore , non è gestito da nessuno, è semplicemente un sistema decentrato che cresce autonomamente.

In base a questo, ci sentiamo di dire in tutta serenità che no, Bitcoin non è assolutamente uno schema Ponzi! Chi lo sostiene, evidentemente, non ha alcuna conoscenza del mondo delle criptovalute oppure ha un interesse nel mettere BTC in cattiva luce.

Attenzione: non stiamo dicendo che nel mondo delle monete elettroniche non esistano truffe (sulle quali ci soffermeremo più avanti); diciamo solo che Bitcoin è una tecnologia assolutamente sicura ed affidabile.

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