Kaspersky: la blockchain sempre più utilizzata da istituti scolastici

Nel periodo di enorme difficoltà che il mondo sta attraversando, quello influenzato dalla pandemia del Covid-19, ogni singola azione risulta condizionata o modificata rispetto alla normalità.

Tra le altre cose, anche i processi decisionali risultano particolarmente modificati, dal momento che non è stato (e non è ancora) possibile, per aziende e istituzioni, il riunire i vertici e assumere questa o quella posizione.

Pertanto, a soccorrere le suddette realtà, ci ha pensato la blockchain. Tramite essa, infatti, è risultato possibile effettuare scelte e prendere decisioni in tutta sicurezza, quantomeno nel settore dell’istruzione: questo è quanto emerge da uno studio di Kaspersky pubblicato in questi giorni.

Che cos’è Kaspersky?

Kaspersky è un’azienda di sicurezza informatica che opera a livello globale fondata nel 1997 a Mosca, in Russia. La profonda competenza di Kaspersky in materia di threat intelligence e sicurezza si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per proteggere le aziende, le infrastrutture critiche, i governi e gli utenti di tutto il mondo. Alcune delle più grandi scoperte in termini di sicurezza informatica degli ultimi 30 anni si devono proprio all’eccellente operato dei laboratori moscoviti.

Lo studio sull’uso della blockchain

Secondo quanto emerso da un’analisi condotta analizzando metadati anonimi, il 52% delle votazioni che si sono svolte tra marzo e aprile 2020 su Polys, la piattaforma di voto online basata su blockchain del Kaspersky Innovation Hub, sono state indette da organizzazioni scolastiche. A fronte dell’incremento delle votazioni online avvenuto in questo periodo, gli esperti di Kaspersky hanno individuato nella quarantena imposta dal COVID-19 la ragione del crescente interesse degli istituti scolastici verso questi sistemi, tenendo anche conto che personale scolastico e studenti sono stati costretti a trasferire online tutti i processi decisionali.  

A causa delle precauzioni disposte per contenere la diffusione del coronavirus, molte scuole e università sono state chiuse. Nonostante la situazione stia migliorando, rimane il fatto che in alcuni Paesi, come indicato dalle statistiche dell’UNESCO, oltre 1,2 miliardi di studenti non potranno ancora tornare a scuola o all’università (dato aggiornato al 19 maggio 2020). Per far fronte a questa criticità è stata abilitata la didattica a distanza ma non solo, dall’analisi condotta sull’utilizzo di Polys, e anche emerso che sono stati trasferiti online anche tutti quei processi decisionali relativi all’istruzione

Tra marzo e aprile il numero delle sessioni su Polys è triplicato rispetto al 2019, registrando una crescita significativa soprattutto per quel che riguarda le organizzazioni scolastiche. Le votazioni dedicate a quest’area sono aumentate di 17 punti percentuali se comparate al 35% dello stesso periodo del 2019. 

L’e-voting è stato ampiamente utilizzato sia da studenti che dagli insegnanti sia universitari che di altri istituti. Gli insegnanti universitari hanno utilizzato questo sistema per scegliere i relatori per i lavori di ricerca, approvare i programmi di studio e prendere decisioni organizzative. Gli studenti, attraverso la piattaforma Polys hanno espresso la propria opinione sull’efficacia della didattica da remoto, sulla qualità delle lezioni online e hanno scelto, ad esempio, il vincitore di un contest di disegno. 

Blockchain Kaspersky
K

Anche le elezioni delle organizzazioni studentesche si sono svolte regolarmente. Tenuto conto dell’impossibilità di organizzare delle elezioni in una sede fisica, alcuni studenti, anziché rimandare, hanno deciso di ricorrere alle votazioni online. Per citarne alcune in giro per il mondo, questo tipo di elezioni sono state indette da Aktief Slip, un’associazione per gli studenti di scienze ambientali della Wageningen University Research dei Paesi Bassi, in cui oltre 460 studenti hanno votato per i membri del consiglio di amministrazione. I membri dell’International Institute of Debate, un’organizzazione no-profit fondata in Tunisia, hanno scelto il VP di Learning Development. Mentre, il parlamento degli studenti del ginnasio Rokiskis Juozas Tumas-Vaizgantas in Lituania, ha utilizzato Polys per eleggere il presidente del consiglio studentesco.  

Le elezioni in Tunisia avrebbero dovuto svolgersi proprio durante il lockdown. Per questo motivo abbiamo deciso di ricorrere all’e-voting. I candidati hanno partecipato ad una sessione di domande e risposte e, successivamente, gli studenti hanno espresso il loro voto utilizzando Polys direttamente dai propri dispositivi. Polys offre non solo la possibilità di votare ma mette a disposizione degli utenti report e statistiche sulla votazione. Grazie a questo sistema abbiamo potuto risparmiare tre giorni di lavoro organizzativo e soprattutto, non abbiamo esposto gli studenti al rischio di contagio”, ha dichiarato Elyes Guermazi, Founder and Director dell’International Institute of Debate. 

Gli utenti di Polys hanno constatato che la piattaforma ha permesso loro di esprimere un voto sicuro, trasparente e anonimo, riducendo al contempo il tempo di pianificazione e conteggio dei voti. 

Avevamo già avuto di osservare come il voto online fosse già molto diffuso nel settore dell’istruzione. I nostri principali fruitori erano soprattutto gli studenti, ma ora anche il personale scolastico organizza e partecipa attivamente a queste votazioni. Siamo contenti di vedere che, nonostante tutte le difficoltà, studenti e insegnanti stiano cercando di proseguire con le attività abituali. Siamo, inoltre, orgogliosi che molti di loro comprendano i vantaggi della nostra piattaforma e considerino la possibilità di utilizzare il voto online in futuro anche quando tutto tornerà alla normalità”, ha affermato Alexander Sazonov, Head of Product di Polys. 

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