L’esplosione dei servizi di prestito Bitcoin

Oggi vedremo come i servizi di prestito di Bitcoin abbiano quest’anno consolidato una solida presa come settore commerciale relativo alle criptovalute, con le prime tre aziende che operano in tal senso che sono riuscite ad aumentare i loro profitti netti fino ad un massimo che sfiora quasi l’800%.

La disponibilità di servizi finanziari tradizionali come il prestito e l’assunzione di debiti, insieme ai mezzi di custodia più istituzionali, ed i nuovi modi per ottenere esposizione ai trend finanziari legati alle criptovalute, hanno davvero consentito agli operatori istituzionali di entrare nel commercio di Bitcoin nell’anno appena trascorso. Non sorprende affatto che tali aziende abbiano assistito ad un’impennata della relativa domanda di servizi.

 

“C’è stato un massiccio aumento dell’interesse su tutta la linea”, ha dichiarato la responsabile globale dello sviluppo aziendale presso il servizio di prestito Bitcoin Celsius Network , aggiungendo che c’è stato un aumento nella quantità di prestiti che il portale ha offerto verso la cd. vendita al dettaglio. Dal punto di vista istituzionale, la crescita è stata altrettanto esponenziale. Molte attività nel campo delle criptovalute stanno decollando, e ciò più che mai nelle ultimissime settimane. Sempre più clienti aziendali arrivando su piattaforme come quella appena menzionata.

Vediamo dunque di scoprire assieme cosa ci sia effettivamente dietro alla crescita esplosiva del mercato dei prestiti di Bitcoin. E da dove vengano i rendimenti connessi al mondo della cd. finanza decentralizzata (DeFi).

Le società che offrono servizi di prestito Bitcoin

Molte persone nel settore delle criptovalute scelgono di accumulare a scopo di conservazione a lungo termine (ossia “holdare”) i propri Bitcoin, sia come strategia di investimento sia perché credono nella longevità del potere d’acquisto di Bitcoin come copertura contro la tradizionale inflazione monetaria FIAT. Viceversa, alcuni scelgono di prestare la propria criptovaluta tramite tali servizi finanziatri, al fine di mantenere la stessa esposizione ed al contempo di godere di un ritorno sottoforma di rendimento.

I rendimenti attuali sono del 6% annuo su BlockFi, 6% annuo su Nexo (8% se pagato in token Nexo) e del 4 e mezzo% annuo su Celsius Network (6% se pagato in token CEL su un massimale pari ad un Bitcoin). I rendimenti vengono pagati nella stessa criptovaluta (o nei token nativi della piattaforma), dunque il controvalore in dollari americani dei rendimenti fluttuerà naturalmente.

Il CEO di Real Vision Raoul Pal, che ha recentemente investito il 98% delle sue attività liquide in Bitcoin ed Ethereum, ha dichiarato di recente che anche la sua azienda ha investito il 10% delle disponibilità liquide in criptovaluta Bitcoin, tramite la società di prestito Bitcoin BlockFi. Va detto che non è solo la nuova classe di investitori ad utilizzare tali servizi di prestito. Il capo della crescita di Kraken Dan Held, che è stato nel settore delle criptovalute sin dal 2011 ed è spesso visto come un esperto in tema di Bitcoin, ha detto che attualmente presta i suoi capitali Bitcoin per guadagnare su di essi.

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Come si materializza una resa da tali servizi?

Quando si riceve “denaro gratuito”, è sempre bene sapere da dove proviene. La risposta semplice è che le società di prestito forniscono prestiti agli investitori e ai market maker, i quali pagano tassi d’interesse più elevati. L’azienda prende una commissione tra l’importo che addebita agli investitori per prendere in prestito denaro, ed il rendimento che paga ai citati prestatori.

Il rendimento proviene dalle nostre attività di prestito. Dal lato del dollaro, prestiamo sia al dettaglio che alle istituzioni. Per quanto riguarda le criptovalute, prestiamo solo alle istituzioni“, ha dichiarato il CEO di BlockFi Zac Prince.

BlockFi è attiva in alcuni prodotti quotati in borsa, possedendo il 5% del Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) — quasi 25 milioni di azioni GBTC (pari a circa 700 milioni di dollari). Presta nel mercato delle criptovalute spot, presta Bitcoin fisici alle istituzioni, ed è attivo nel mercato del prestito titoli GBTC. Nexo utilizza i prestiti per pagare gli interessi sulle stablecoin. Ma per le criptovalute, si impegna nel market making per generare rendimento. “Ci impegniamo in strategie di trading di opzioni definite dal rischio“, ha dichiarato il managing partner di Nexo. Celsius Network dal canto suo genera rendimento addebitando interessi sui prestiti a mutuatari istituzionali, impegnandosi a rimborsare l’80% degli interessi ai propri utenti.

Trend rialzista dei servizi di prestito Bitcoin

Le società di prestito di Bitcoin hanno visto una crescita record nel 2020 poiché gli investitori hanno messo a disposizione i loro Bitcoin in enormi quantità.

Celsius Network ha visto una crescita di quasi il 500% per quanto riguarda la sua base di utenti, arrivando a circa 250.000 utenti complessivi. BlockFi supera addirittura tali parametri con 300.000 utenti, mentre Nexo conta ora ben 1 milione di utenti totali. Ciò continua a generare dividendi per ognuna di tali aziende.

BlockFi ha registrato la crescita maggiore, passando da 250 milioni di dollari in asset under management (AUM) -che rappresenta la quantità di criptovaluta di cui si occupa l’azienda- ad oltre 4 miliardi di dollari (un aumento stratosferico, del 1500%). Anche Celsius Network ha registrato una crescita simile, passando da 550 milioni di dollari a 3,5 miliardi di AUM. Nexo, che ha avuto un vantaggio competitivo, ha sperimentato una crescita “più moderata”: da 750 milioni di dollari a 2 miliardi.

I fattori che guidano la crescita nei servizi di prestito Bitcoin

I servizi di prestito di Bitcoin sono cresciuti così tanto perché sono un prodotto relativamente nuovo sul mercato e stanno soddisfacendo una domanda che è in crescita e che sta diventando sempre più istituzionale.

Per un po’ queste cose non esistevano. Ci sono state opzioni. Queste cose sono necessarie in questo mercato, come sono necessarie in ogni altro mercato del mondo. È ancora agli inizi della crescita della funzionalità di prestito nel mercato delle criptovalute“, ha affermato Prince.

Le tre società di prestito Bitcoin che abbiamo finora analizzato hanno affermato che l’impennata della domanda è arrivata sia da investitori al dettaglio che istituzionali.

È una buona miscela; abbiamo una base di utenti molto diversificata sulla piattaforma di vendita al dettaglio“, ha affermato Churcher di Celsius Network. Sebbene ci siano alcuni grandi titolari, ha aggiunto, “il nostro saldo medio è di circa 27.000 dollari su 250.000 utenti registrati“. Allo stesso modo, gli utenti BlockFi hanno un saldo medio di 25.000 dollari, ma Prince ha notato che variano da un minimo di 50 dollari per singolo conto corrente, fino a massimi di addirittura decine di milioni di dollari. “È una base di depositanti piuttosto diversificata e stiamo assistendo a una crescita su tutta la linea, in tutti i segmenti e le dimensioni dei conti“, ha affermato.

In che modo la DeFi influirà sui servizi di prestito Bitcoin?

L’industria DeFi ha colpito nel segno durante il 2020. C’è stata molta innovazione, basata principalmente sulla yield farming (fornire liquidità in cambio di rendimenti) e sui token DeFi nativi, come YFI, che è letteralmente esploso in termini di valore. Ma ci sono stati anche molti rischi, con attacchi multimilionari che si verificavano su base settimanale, cosa che ha reso le istituzioni comprensibilmente diffidenti verso tali innovazioni. BlockFi, che ha sede a New York e regolamentata negli Stati Uniti, tiene costantemente d’occhio lo spazio DeFi, ma al momento non ha intenzione di entrarvi.

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Se ti trovi in ​​una regione in cui non puoi accedere a prodotti centralizzati come BlockFi, allora sicuramente la DeFi acquista molto senso“, ha affermato Prince. “Lungo la strada, potresti vedere un po’ di integrazione. Per noi è ancora troppo presto e, date le nostre posizioni normative, c’è troppo poca chiarezza normativa su ciò che è fattibile“. Celsius Network sta esplorando il settore, secondo Churcher. “Penso che sia una nuova frontiera e siamo sostenitori dell’offerta di nuovi servizi finanziari ai nostri clienti“. Nexo, nel frattempo, è la più impegnata con la DeFi; funziona con diverse aziende di tale settore, tra le quali Maker e Chainlink. Trenchev ha affermato che: “È sicuramente dove ci sta portando il futuro. È solo che ci sono stati alcuni hack di alto profilo. Le persone dovrebbero frenare un po’ il loro entusiasmo riguardo alla rapidità con cui tutto diventerà decentralizzato e non custodito“.

Una vision sul futuro del settore

Le tre aziende finora analizzate stanno pianificando di espandersi anche in questo 2021, aspettandosi un’ulteriore crescita nella richiesta dei prestiti Bitcoin. BlockFi sta iniziando con il lancio della sua carta prepagata Bitcoin, vera e propria incursione nello spazio dei pagamenti al dettaglio. Prevede inoltre di lanciare la prima struttura di negoziazione per i suoi clienti istituzionali all’inizio del prossimo anno.

L’anno prossimo, Celsius Network prevede di aumentare il numero di servizi e di espandersi in nuove giurisdizioni. Si sta concentrando in particolare sull’espansione regionale e sta guardando alle regioni dell’Asia-Pacifico e dell’America Latina. Nexo è ottimista sull’afflusso d’investimenti istituzionali nel mercato e si aspetta che aumenti notevolmente il settore dei prestiti Bitcoin.

Non è possibile stampare trilioni e trilioni di dollari, e questo non influisce sulle risorse che sono scarse e che hanno dimostrato tale scarsità, come l’oro e Bitcoin“, ha detto Trenchev. “Ci sarà un ulteriore afflusso, l’intero spazio crescerà organicamente, e questo porterà alla crescita dei prestiti Bitcoin

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