Libra di Facebook addio, arriva il rebranding Diem

Da mesi sappiamo come uno degli avvenimenti crittografici più attesi per il 2021 non sia altro che l’introduzione di Libra, la moneta elettronica pensate nientemeno che da Mark Zuckerberg, che verrebbe incorporata a Facebook per dare da un giorno all’altro a tre miliardi di utenti la possibilità di scambiare  del denaro virtuale.

La novità giunta in questi primissimi giorni di dicembre è che il nome Libra è stato accantonato, in favore di Diem.

Andiamo a conoscerlo nei dettagli.

Libra di Facebook che parte, anzi no

Libra è l’idea di criptomoneta pensata da Zuckerberg nel 2020. Col passare dei mesi, però, il progetto ha letteralmente perso pezzi per strada a causa delle tante polemiche che l’idea del genio Californiano aveva suscitato in svariati Paesi del mondo, inclusi quelli dell’ Unione Europea. Libra Association, la Fondazione deputata alla cura e allo sviluppo di Libra, ha stretto accordi per il progetto con giganti della finanza e della tecnologia di tutto il mondo, che però progressivamente hanno fatto dei passi indietro: si sono ritirate strada facendo PayPal, Visa, Mastercard, poi Ebay, Booking, Vodafone, Iliad: tutte aziende che inizialmente avevano appoggiato l’idea.

Il cambio di rotta

Per ovviare a tutti questi forfait, Zuckerberg ha optato per una drastica variazione di rotta. Primo fra tutti, manda in pensione proprio Libra Association, che da oggi si chiamerà Diem.

La strategia di cambiare denominazione, peraltro, non avviene per la prima volta:  pochi mesi or sono, infatti, era stato annunciato Novi, il wallet che Facebook aveva sino ad allora identificato come Calibra.

Oggi, quindi, la nuova organizzazione  deputata allo sviluppo della  criptovaluta ha il compito di rinnovarsi, partendo da un nome tutto inedito, coincidente peraltro con l’annuncio dell’ingresso di diversi manager di alto profilo chiamati a ridare voga all’intera piattaforma Facebook.

Diem in arrivo a gennaio 2021?

“Diem”, in latino, significa “giorno”: per Zuckerberg, infatti, questo è un nuovo giorno per il suo progetto crittografico, e la Diem Association proseguirà la strada sinora intrapresa siglando nuove partnership (hanno già confermato il loro supporto Andreessen Horowitz, Coinbase, Spotify, Lyft e Uber) e ottimizzando il lavoro già fatto.

Secondo i ben informati, infatti, ci sarebbe la possibilità che la nuova Diem  possa esordire nei primissimi mesi del 2021.

Risultano al proposito interessanti le parole del CEO della Diem Association Stuart Levey (nome di grande caratura, dal momento che è stato sottosegretario del Tesoro nonché braccio destro di Bush durante la sua presidenza):

Il progetto Diem fornirà una piattaforma semplice per l’innovazione fintech per prosperare e consentire ai consumatori e alle imprese di effettuare transazioni istantanee, a basso costo e ad alta sicurezza.

Ci impegniamo a farlo in un modo che promuova l’inclusione finanziaria – ampliando l’accesso a coloro che ne hanno maggiormente bisogno e, allo stesso tempo, proteggendo l’integrità del sistema finanziario scoraggiando e rilevando comportamenti illeciti. Siamo entusiasti di presentare Diem – un nuovo nome che segnala la crescente maturità e indipendenza del progetto.

La mission di Diem

Come fu per Libra Association, anche Diem si pone come ente superpartes che mira a uniformare le disuguaglianze, che tramite la blockchain possono venire azzerate.

Diem darà possibilità ad ogni utente di Facebook di avere accesso ad un vero e proprio ambiente bancario on-line utilizzando unicamente uno smartphone, col quale spedire, accumulare e ricevere denaro .

Denaro elettronico che, peraltro, dovrebbe avere una sua stabilità in termini di valore, dal momento che ogni singolo token dovrebbe essere associato agli asset del capitale dell’azienda Facebook.

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