Nasce in Italia IBNO , il primo osservatorio sulla Blockchain

Il fenomeno della blockchain, ce ne stiamo progressivamente rendendo conto, è qualcosa di sempre più esteso e capillarmente diffuso. L’utilizzo del registro decentrato, ormai, risulta presente in svariati settori merceologici e produttivi, nelle pubbliche amministrazioni, nella sanità, nello sport e in molto altro ancora, confermandosi come una solida realtà all’interno della finanza italiana, prima ancora che mondiale.

Diventa importante, pertanto, tentare di mappare l’enorme ecosistema che si sta creando, al fine di ottimizzare i processi ed intervenire ove necessario.

E’ in quest’ottica che nasce IBNO, acronimo di Italian Blockchain National Observatory .

Un osservatorio italiano per la Blockchain

E’ di questi giorni, infatti, l’annuncio dell’Università degli Studi di Napoli: la blockchain, in Italia, avrà un suo osservatorio completamente dedicato.

Il progetto sarà presentato ufficialmente il prossimo 10 novembre 2020 in occasione della manifestazione denominata “Blockchain Forum”. L’intento evidente è quello di studiare, mappare, analizzare e supportare l’utilizzo della Blockchain in Italia, suggerendo ulteriori sviluppi e linee di utilizzo per aziende e realtà italiane che ancora non la utilizzano.

Gli obiettivi dell’Osservatorio Blockchain in Italia

La nascita di un osservatorio dedicato è un passaggio-chiave nello sviluppo di una tecnologia come quella della blockchain. Significa che, a tutti gli effetti, questa sia un’implementazione della tecnologia ormai irrinunciabile e che desta curiosità e interesse.

L’ IBNO si pone come obiettivo quello di estendere la conoscenza in ambito aziendale e imprenditoriale, tramite la diffusione di report, corsi, e articoli, mettendo a disposizione una sorta di  piattaforma online condivisa dagli utenti in grado di raccogliere e mettere a disposizione i reciproci contributi.

Si vocifera di una sezione dedicata unicamente alla collocazione di nuove strategie e di modelli imprenditoriali innovativi, oltre alla promozione dei contatti tra il sistema universitario e il mondo delle imprese. 

L’Osservatorio è pensato per accogliere esperienze e suggerimenti anche da entità esterne, dal momento che è previsto il coinvolgimento di altre Università o altre realtà consolidate del territorio nazionale e internazionale. Inoltre,  mediante le collaborazioni con entità prestigiose come il Swiss Blockchain Consortium (una sorta di “alter ego” svizzero) e l’Università di Cambridge, mira a generare un database continuamente aggiornato. 

In due parole: l’osservatorio italiano sulla blockchain si propone come “viatico” per lo sdoganamento definitivo in Italia del registro decentrato.

La composizione dell’ Italian Blockchain National Observatory

La costituzione dell’IBNO passa per il coinvolgimento di numerosi attori del nostro territorio, tutti esperti in materia crittografica. Ad oggi un ideale organigramma è così composto:

  • Cristina Mele, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese e Coordinatrice dell’Ecosistema Italiano Blockchain del dottorato in Management,
  • Tiziana Russo Spena, Professore Associato di Economia e Gestione delle imprese e membro del consiglio di amministrazione del centro di Ateneo per l’innovazione e lo sviluppo dell’industria Agroalimentare dell’Università degli studi di Napoli Federico II,
  • Pietro Azzara, Presidente dell’associazione di categoria Italia4Blockchain, 
  • Michele Ficara Manganelli, Fondatore e direttore del Swiss Blockchain Consortium e direttore di Assodigitale, 
  • Luigi Di Benedetto, Amministratore di Cryptodiamond S.r.l e membro del consiglio nazionale e regionale di Italia4Blockchain, 
  • Adriana Carotenuto, dottoranda in Management e ricercatrice in collaborazione con l’Università di Cambridge, 
  • Erica Del Vacchio, dottoranda in Management e ricercatrice in collaborazione con l’Università Norwegian School of Economics.

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