Password smarrita, perde 260 milioni in Bitcoin

La seconda settimana di gennaio del 2021, in ottica di Bitcoin e criptovalute, probabilmente non sarà ricordata per la grande galoppata del valore di BTC (che tra una correzione e l’altra si è attestato ben sopra quota 35 mila dollari, dopo aver toccato anche i 40 mila) né per le grandi manovre a livello legislativo globale in cui le criptovalute sono protagoniste.

Piuttosto, c’è un fatto di cronaca che ha fatto piuttosto discutere: parliamo di Stefan Thomas, programmatore tedesco con residenza a San Francisco, amante delle criptovalute, che da anni conserva ben 7.002 Bitcoin in una pendrive.

E dove sta l’anomalia, per questo neo miliardario? Nel fatto che non ricorda più la password del suo wallet elettronico.

La password Bitcoin smarrita

“Non me la scrivo la password, tanto me la ricordo”

Quante volte è capitato di inserire un codice che poi pensavamo di ricordare ad un login successivo, e invece inevitabilmente abbiamo dimenticato? Magari in un account email?

Generalmente, nulla di grave e irreparabile, per persone normali.

Per Stefan Thomas, invece, la situazione è drammatica: dopo aver avuto la lungimiranza, una decina di anni fa, di acquistare fior di Bitcoin per pochi centesimi (ben 7.002, oggi corrispondenti ad addirittura 259 milioni di dollari), oggi – nel tentativo di fare l’accesso al suo dispositivo IronKey (una sofisticata chiave usb crittografata) – si è reso conto di non ricordare più la password di accesso.

Il vero problema è che il software del suddetto strumento prevede solo dieci tentativi di inserimento della password: al decimo tentativo errato, infatti, lo strumento cancellerà tutti i dati presenti al proprio interno.

Thomas, che racconta in lacrime il suo psicodramma al New York Times, spiega di aver già consumato otto dei dieci tentativi a disposizione.

Quale soluzione per recuperare i Bitcoin?

“Mi stenderò a letto e ci penserò”

Per ora, niente ipnosi o richiesta d’aiuto a qualche affermato hacker della rete: Thomas spiega di volerci pensare approfonditamente. Tuttavia, la situazione volge al peggio, dato che (siamo certi) giorni e giorni di pensate non hanno dato alcun frutto.

Anche perché, se Thomas all’epoca non era del tutto uno sprovveduto (e crediamo di no), la password sarà sicuramente stata una dicitura complessa, piena magari di caratteri speciali (tipo asterischi, linee, simboli, parentesi, virgolette, numeri, maiuscole, minuscole e chissà quanto altro).

Avevamo peraltro assistito ad una storia simile nello scorso settembre, anche se per la verità, in quella occasione, la cifra in ballo era incredibilmente minore, pur rimanendo di tutto rispetto.

Qui, invece, ballano centinaia di milioni.

La necessità di wallet, backup e custodia di password

Questa storia, oltre che avere appassionato migliaia di utenti affezionati al mondo di Bitcoin e delle criptovalute,  non può che riportare alla luce un problema di non poco conto, quello relativo alla conservazione dei propri wallet  e delle password ad essi abbinate. I primi, seppur sicuri di per sé, vanno conservati in un modo  teso ad impedire che possano andare smarriti prima o poi; idem per le password, che vanno gelosamente messe al sicuro. Considerando anche il fatto che (è brutto dirlo, ma è la verità)  andrebbero anche lasciate delle indicazioni per i propri cari su come utilizzarli ed estrarne il contenuto, qualora ci succedesse qualcosa.

I Bitcoin smarriti

Che succederebbe se il povero Thomas non dovesse riuscire nell’impresa di ricordare la sua password?

Che semplicemente i suoi Bitcoin verrebbero distrutti senza che più nessuno li possa recuperare.

Magra consolazione sarebbe il fatto che non costituirebbe questa una novità assoluta: secondo il rapporto Coinmetrics di fine 2019, infatti, vi sarebbero stati all’epoca almeno 1,5 milioni di BTC smarriti per sempre, persi tra hard disk incautamente buttati o password smarrite chissà dove.

Un po’ come capitato a Thomas, per cui speriamo il codice possa tornare presto in mente.

9251 830075

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