Perchè Bitcoin è in grande ascesa?

Nell’universo crittografico, i tempi scorrono molto velocemente. Pare solo ieri, infatti,  il periodo d’oro in cui (era l’inverno 2017) aveva fatto schizzare il valore di Bitcoin fino a 20mila dollari. Subito dopo quell’epoca senza precedenti, i Bitcoin  parevano sul punto di crollare, arrivando a toccare quota 3.500 dollari nel gennaio 2019. Una perdita superiore all’80%. Il verdetto -da parte degli specialisti della finanza tradizionale- era pressochè unanime: i Bitcoin sono stati una vera e propria bolla, destinata ad esaurirsi nel giro di pochi mesi, un pò come il caso dei tulipani olandesi del 1600, che dopo un periodo di grande auge e corsa all’acquisto, si sono afflosciati su sé stessi.

Ma se c’è una cosa che Bitcoin ha insegnato, è quello di non darlo mai per morto: come tante altre volte, infatti, siamo di fronte ad una nuova rinascita. Dal gennaio 2019 a oggi, infatti, il valore dei bitcoin è salito del 400% circa e in questi giorni si è attestato sopra quota 15mila dollari. Valore ancora distante dai 20mila di fine 2017, ma che infonde grande ottimismo in vista di un 2021 che si potrebbe rivelare estremamente soddisfacente per BTC.

Mai dare Bitcoin per morto

Rispetto al passato, poi, oggi ci sono motivi più concreti per ritenere che la nuova crescita si basi su motivi razionali e non emotivi e che, sul lungo termine, i Bitcoin possano diventare uno strumento adottato da una parte significativa di consumatori. Del resto, fa rumore la “bomba” delle scorse settimane, quando il colosso PayPal  ha annunciato che a breve sarà possibile acquistare Bitcoin (ma anche Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash) sulla sua piattaforma e poi utilizzarli come forma di pagamento.

I primi servizi di PayPal per le criptovalute (tra cui il portafoglio digitale per conservarle) stanno entrando in funzione in questi giorni, (anche se l’opzione di acquistare BTC arriverà solo a gennaio). L’espansione internazionale è invece prevista per la prima metà del 2021. Interessanti a questo proposito le parole del CEO Dan Schulman: “L’efficienza, la velocità e la resilienza delle criptovalute offrono alle persone significativi vantaggi in termini di accesso e inclusione finanziaria”, “e anzi sarà inevitabile il passaggio dalle monete tradizionali a quelle digitali”.

Perchè PayPal ha puntato su Bitcoin e criptovalute?

Uno dei motivi per cui PayPal ha premuto così forte sull’acceleratore è senza dubbio da riscontrare nell’ascesa dalla app concorrente Square (fondata dal creatore di Twitter, Jack Dorsey), che ha da tempo puntato sui pagamenti in Bitcoin e che –contestualmente ai duri mesi della pandemia – ha visto crescere del 600%  il proprio fatturato.

Questo, a sua volta, ha suscitato un’altra riflessione: i Bitcoin sono nati in un periodo immediatamente successivo alla crisi dell’economia mondiale del 2008, crisi che aveva messo in crisi la fiducia dei risparmiatori nelle istituzioni finanziarie classiche, come gli istituti bancari.  Molti rivedono nella crisi generata dal Covid19 una situazione analoga, in cui i risparmiatori sarebbero più propensi ad investire in un bene slegato dalle classiche dinamiche macroeconomiche.

In terzo luogo, poi, un altro elemento favorevole potrebbe essere il costante sviluppo delle monete elettroniche di stato. Lo stiamo vedendo in Cina, in Venezuela, se ne parla negli Stati Uniti, in Russia e in Europa: pur distante dalla tecnologia Bitcoin, tale novità potrebbe comunque abituare il pubblico ad una valuta differente da quella “fiat”, ovvero classica e concreta.

Come sappiamo, infine, anche una realtà importante come quella di JPMorgan si è rimangiata le critiche del passato ed è molto ottimista su Bitcoin e criptovalute: “La crescita potenziale dei bitcoin è considerevole, dal momento che compete sempre più da vicino con una valuta come l’oro e che i millennials diventano col tempo un elemento importante dell’universo degli investimenti”.

9251 830075

Articolo precedente

Articolo successivo