Quanti wallet esistono con almeno 0,1 Bitcoin?

La maggior parte di noi appassionati di criptovalute, al di là dell’uso che si fa della principale moneta elettronica, molto probabilmente si possono riconoscere nel dato rilevato dalla società Glassnode, famosa per la raccolta dei dati nel settore delle cripto.

Infatti, secondo quanto reso noto recentemente, sarebbero ormai oltre 3 milioni, in tutto il mondo, i wallet che contenenti almeno il corrispettivo di 0,1 Bitcoin.

Tale dato costituirebbe un nuovo record per BTC, principale moneta crittografica della rete.

Questa ulteriore crescita, stando allo studio effettuato, si è concretizzata dopo l’halving della prima metà del 2020, sintomo che vi sono stati comunque un buon numero di nuovi investitori in cripto.

La rincorsa che arriva dal 2017

I dati di Glassnode evidenziano una notevole accelerazione a partire dalla seconda metà del 2017, sull’onda della vera e propria esplosione del prezzo di Bitcoin, il quale all’epoca infranse la barriera dei 20mila dollari.

Se anche si è verificata nei mesi successivi una notevole contrazione, da quel momento i possessori di 0,1 o più Bitcoin nel proprio wallet hanno dato vita ad una crescita molto costante, la quale in questi giorni ha toccato il suo nuovo apice.

Bitcoin wallet

Anche Ether sembra essere conservata nei portafogli

Anche Ethereum, la seconda moneta digitale più famosa, sta curiosamente facendo registrare una analoga crescita di wallet contenenti almeno 0,1 token.

Se anche in questo caso i portafogli contenenti almeno 0,1 ETH sfiorano i 3 milioni, la composizione di questo campione statistico si è formata in modo differente.

Se, infatti, nel periodo intercorrente tra l’agosto del 2017 e il febbraio del 2018, il numero di wallet contenenti almeno 0,1 Ether è cresciuto nell’ordine del 400%, passando da 500mila a 2,4 milioni, il dato si è poi sostanzialmente fermato per due anni.

La corsa ad ETH (o meglio, alla conservazione di una parte minima di esso) è ripresa nel corso degli ultimi mesi, ovvero da quando si è iniziato a parlare con sempre maggiore frequenza di Ethereum 2.0, ovvero dell’adozione di un meccanismo di consenso Proof of Stake.

L’attesa su Bitcoin e Ethereum è molto elevata

In pratica, proprio i dati che abbiamo ricordato rappresentano la prova evidente di come Bitcoin ed Ethereum si stiano notevolmente giovando del fatto di essere costantemente sotto i riflettori.

Nel caso di Bitcoin grazie al dimezzamento delle ricompense spettanti ai miners, in quello di Ethereum per la nuova fase che la blockchain si appresta ad inaugurare.

Un interesse il quale è peraltro non più limitato all’ambiente degli amanti della crittografia o dell’informatica, ma che sta sempre più invadendo spazi informativi una volta preclusi al settore o in cui le criptovalute venivano presentate alla stregua di una truffa. Oggi, infatti, criptovalute in generale – aiutate dal “traino” della blockchain – stanno entrando a far parte in maniera sempre più concreta della quotidianità delle persone.

Se oggi sono le due valute digitali più forti ad avvantaggiarsene, nel futuro l’interesse sempre più pressante dell’opinione pubblica potrebbe invece andare a riversare i suoi effetti su tutto il settore, almeno sui progetti effettivamente validi.

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