Scalabilità, BTC/ETH scalano meno di quanto crescano

La scalabilità è uno spettro che non smetterà mai di perseguitare le criptovalute. Mentre alcune blockchain (le più nuove e meno decentralizzate) come Ripple ed EOS, hanno la capacità di gestire migliaia di transazioni al secondo, molte delle blockchain più grandi, risalenti e sicure quali Bitcoin ed Ethereum hanno qualche problema da questo punto di vista.

Questo problema è tornato alla ribalta negli ultimi mesi, poiché la crescita della DeFi (finanza decentralizzata) e l’aumento di Bitcoin ad oltre 12.000 dollari hanno causato un aumento delle commissioni di transazione.

Esiste davvero un problema di scalabilità?

Gli operatori del settore hanno affermato che si, esiste, e che questo problema di scalabilità potrebbe potenzialmente compromettere l’adozione a lungo termine, a meno che le comunità di sviluppo per queste reti non riescano ad implementare soluzioni di secondo livello.

La nuova ondata di domanda ed interesse non è giunta priva di problemi. Le commissioni medie di transazione per Bitcoin, da agosto, sono salite ai massimi da febbraio 2018.

Le commissioni medie di Ethereum hanno battuto il record di tutti i tempi, salendo a 5,8 dollari a metà di agosto e raggiungendo addirittura i 13,23 dollari 5 giorni fa.

In altre parole, entrambe le blockchain stanno avendo problemi di ridimensionamento, ed il problema è stato aggravato dallo stato di maggior sviluppo dell’ecosistema crittografico rispetto a com’era alla fine del 2017 (quando BTC ha brevemente raggiunto la sua commissione di transazione media più alta di tutti i tempi a 54,90 dollari).

Differenze col bull market del 2017

Nel 2017, molti exchange hanno chiuso l’onboarding di nuovi utenti perché non avevano il personale utile ad elaborare né le KYC né i ticket di assistenza clienti. Allo stesso tempo, gli exchange decentralizzati erano impossibili da utilizzare per tutti tranne che per gli esperti di tecnologia.

Oggi invece gli exchange hanno squadre più grandi, ci sono più rampe fiat, più istituzioni sono entrate in gioco, ed exchange decentralizzato come Uniswap sono più facili da usare. In breve: più persone hanno maggior accesso ad applicazioni facili da utilizzare. Amaury Séchet, sviluppatore del fork Bitcoin Cash, ha convenuto che ETH e BTC stanno riscontrando problemi in questo momento, sopprattutto BTC per motivi culturali: la comunità non vuole implementare meccanismi di scalabilità on-chain, andando a compromettere la purezza del codice lasciatoci da Satoshi.

L’aumento delle commissioni di transazione ha riorientato l’attenzione all’interno della più ampia comunità di criptovalute sulle soluzioni di primo livello utili al ridimensionamento.

Data la continua crescita della DeFi, le cose potrebbero peggiorare particolarmente in termini di scalabilità per Ethereum, almeno fino a quando non completerà la tanto attesa transizione ad Ethereum 2.0.

Lo scenario peggiore sarebbe se le commissioni fossero troppo alte per eseguire servizi a valore aggiunto ma inferiori alle opportunità di arbitraggio. In tal caso, gli arbitraggisti estrarrebbero più valore di quello creato.

scalabilita img
transazioni mensili di BTC nel tempo

 

Soluzioni di “stratificazione”

A corto di soluzioni on-chain, gli sviluppatori delle reti Bitcoin ed Ethereum dovranno fare sempre più affidamento su soluzioni di secondo livello per affrontare il problema della scalabilità.

Tuttavia, questo approccio potrebbe avere degli svantaggi.

“Alla fine le second layer solutions sono un compromesso tra liquidità e ridimensionamento. La tecnologia di secondo livello tende ad avere problemi di liquidità perché scambia degli IOU invece che il vero e proprio nativo, realmente movimentati solo on-chain”, ha affermato Amaury Séchet.

Joe Petrowski ha affermato che le soluzioni di secondo livello sono una sorta di soluzione imperfetta, e che sarebbe molto più interessante affrontare queste problematiche legate all’inefficienza delle reti con soluzioni Layer one (on-chain)

Articolo precedente

Articolo successivo