Secondo Varoufakis Bitcoin non sarebbe alleato del socialismo

L’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis di crisi finanziarie ne sa qualcosa, nel 2015 infatti il suo paese si è trovato nella situazione di non riuscire più a ripagare 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale.

Oggi, sulla scorta di quell’esperienza, cerca di analizzare le possibilità di successo che Bitcoin potrebbe avere nella veste di sostituto del denaro FIAT. Con una lettera aperta pubblicata ieri nel suo blog, Varoufakis ha sostenuto che qualora Bitcoin sostituisse le monete FIAT finirà per rendere “il capitalismo più brutto, più cattivo e più pericoloso per l’umanità”.

Egli afferma altresì che esiste però un buon potenziale nella tecnologia blockchain.

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Punti salienti nello scritto di Varoufakis

Nella sua lettera, Varoufakis ha sostenuto che Bitcoin non sarebbe adatto a reagire ai vari problemi economici – quali l’attuale pandemia di coronavirus – perché la sua politica monetaria di emissione resterebbe codificata, e non potrebbe essere agevolmente cambiata al fine di attutire le conseguenze negative che si verificherebbero nel corso della storia (consideriamo ad esempio il crollo finanziario del 2008 o la crisi da covid-19 del 2020, e supponiamo che le banche centrali non avessero avuto la capacità istantanea di creare miliardi di moneta FIAT – il risultato non sarebbe stato dissimile alla grande crisi del 1929, anzi forse peggiore).

Varoufakis ha inoltre sottolineato che la proprietà dei Bitcoin è stata distribuita in modo molto diseguale, e a ciò consegue che le persone che ne possiedono molto non sarebbero esattamente elettrizzate all’idea di aumentarne improvvisamente l’offerta dal momento che ne conseguirebbe una svalutazione. Pertanto, qualora Bitcoin sostituisse veramente le valute legali, finirebbe solamente per aggravare il problema della disuguaglianza di ricchezza, ed incentiverebbe coloro che sono già ricchi ad un mantenimento ad oltranza dello status quo.

“In breve, il quesito del free-rider che garantisce rafforzamento a qualsiasi crisi capitalista risulterebbe incrinato dalla disparità di proprietà nella comunità Bitcoin” ha osservato. L’ex ministro aggiunge che “Tutto ciò che cambierà sarà semplicemente che le banche centrali svaniranno, e che sarà la stessa comunità di utenti Bitcoin a determinare l’offerta globale di denaro”.

“Nulla cambierebbe anche a livello aziendale” ha continuato Varoufakis, dal momento che ad esempio “Jeff Bezos controllerà ancora il suo massiccio monopolio ” mentre i vari Facebook ed Exxon del mondo continueranno comunque a dominare i loro mercati, e a sfruttare le economie più deboli.

Nel frattempo, le banche private troveranno con molta probabilità nuovi modi per attività differenti, se pur ancorate al Bitcoin anziché ad un’altra moneta.

“[Le banche private] troverebbero […] modi per creare derivati ​​complessi basati su Bitcoin – derivati ​​che presto (proprio come con Lehman Brothers prima del 2008) funzioneranno come riserve di valore e mezzo di scambio; vale a dire come denaro privato”, ha scritto Varoufakis, aggiungendo che “Sostituire il denaro fiat con Bitcoin ci riporterebbe a una versione postmoderna del 19° secolo in USA – non esattamente un ambiente definibile socialista”.

Tutti questi fattori combinati porteranno inevitabilmente a nuove depressioni, rese ancora peggiori dall’incapacità di Bitcoin – o dalla riluttanza dei ricchi – di aumentare l’offerta o adattarsi alle crisi in un modo o nell’altro. “In breve, non solo la democratizzazione del denaro tramite Bitcoin non riuscirà a democratizzare anche il capitalismo, ma darà addirittura una spinta alle forze di regressione”, ha affermato Varoufakis.

Per Varoufakis sarà Blockchain ma non Bitcoin

Riassumendo, Varoufakis ha paragonato questo sistema monetario al classico cane che si morde la coda. Tuttavia, l’ex ministro delle finanze della Grecia ha ribadito che, mentre Bitcoin potrebbe non essere la risposta alle molte insidie ​​del capitalismo, la tecnologia blockchain potrebbe invece benissimo diventare strumentale alla creazione di un nuovo tipo di struttura finanziaria.

Ci permettiamo sommessamente di appuntare, che ad oggi, pensare alla blockchain senza Re Bitcoin, è essenzialmente impossibile.

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