Settimana strepitosa per Bitcoin: verso quota 17 mila?

L’avevamo detto: nei giorni successivi alle elezioni del Presidente degli Stati Uniti (posto che tale avvenimento sia effettivamente conclusosi, date le continue schermaglie tutt’ora in corso tra i contendenti Trump e Biden), l’universo delle criptovalute avrebbe assistito ad un grande apprezzamento di Bitcoin.

E la spinta attesa verso l’alto, in realtà, non solo è arrivata … ma sta superando tutte le migliori previsioni possibili.

Bitcoin come a gennaio 2018

Nella giornate di giovedì e venerdì, infatti, il prezzo di Bitcoin è salito fino a sfondare il muro dei 15.000$: tale avvenimento non si verificava addirittura da gennaio 2018, ovvero nella parte finale del “periodo d’oro” che ha avuto il suo culmine nel dicembre 2017.

Analizzando i dati forniti da Coinmarketcap (ma più in generale da qualsiasi piattaforma di raccolta dati di criptovalute), si evidenzia come la coppia BTC/USD abbia sfiorato lo scorso giovedì quota 15.950$, per poi contrarsi rapidamente e assestarsi attorno quota 15.500$.

E’ comunque questo un dato estremamente rilevante, se si pensa che dal 2009 a oggi Bitcoin ha trascorso soltanto poco più di 20 giorni sopra i 15.000$, e questo fa sì che il picco di questa settimana vada a migliorare alcuni tra i record della più celebre delle criptovalute.

Gli analisti: rotta verso 17.000$

In un momento così positivo per Bitcoin, suonano melodiche le parole dei più accreditati analisti del settore: secondo l’analista Joseph Young, infatti, c’è la possibilità che nei prossimi mesi si possa ripercorrere un trend simile a quello avvenuto fra novembre e dicembre 2017, quello in cui Bitcoin toccò il suo massimo storico di 20.000$.

I motivi di tale previsione sono tre:

  • il fatto che si stiano iniziando a concretizzare gli effetti benefici del post-halving;
  •  l’indicatore di analisi RSI (Relative Strength Index) che suggerisce come ci sia ancora spazio per un ulteriore aumento;
  •  Il fatto che nei mercati dei derivati la crescita sia ancora in essere.

Fortemente positivo anche il parere dell’analista Keith Wareing, secondo il quale l’ultimo ostacolo di Bitcoin si trovava a 14.400$ e ora la criptovaluta è diretta verso i 17.000$.

Bitcoin sempre più bene rifugio

Il vertiginoso rialzo, comunque, era tutto meno che di difficile previsione.

In questo 2020, con l’economia mondiale totalmente sfasciata dall’epidemia del covid-19, con aziende chiuse, posti di lavoro perduti e assoluta incertezza sugli scenari dei prossimi mesi, si è registrata una vera e propria corsa ai beni rifugio: se l’oro si è dimostrato il mercato più consueto in cui le famiglie investono i loro fondi in periodi difficili, lo stesso si può dire del Bitcoin: gli investitori, del resto, iniziano ad essere sempre più i nati contestualmente all’avvento di Internet, quindi evidentemente l’investimento in una moneta elettronica spaventa molto meno un trentenne che non una persona più matura.

Bitcoin che, paradossalmente grazie alla pandemia, si sta affermando anche all’esterno dei normali investitori cripto: peraltro, con le prospettive di regolamentazione che in Italia, in Europa e nel Mondo si presuppone possa arrivare in tempi non troppo lunghi, la più famosa delle monete crittografiche non può che – in tempi difficili – fare gola.

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