Standard & Poor lancia indici sulle criptovalute!

Le criptovalute, ormai, sono nel pieno del processo di integrazione con l’economia moderna. Da appassionati in monete elettroniche lo notiamo tutti i giorni, in particolar modo grazie alle questioni di carattere internazionale che riguardano Bitcoin, come l’ eloquente dietrofront di JP Morgan, lo sbarco del gigante PayPal nel mondo cripto o ancora la ricerca di una regolamentazione globale.

Ma in questi giorni si è scatenato un altro elemento a testimonianza della grande popolarità di Bitcoin e criptovalute: per coglierlo è sufficiente spostarsi nella Borsa Americana, dal momento che la divisione Standard & Poor ha dichiarato che lancerà indici di criptovaluta nel 2021.

Che cos’è Standard & Poor?

Anzitutto, facciamo chiarezza su Standard & Poor.

Standard & Poor è una società privata con base negli Stati Uniti che realizza ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni, fra le prime tre agenzie di rating (valutazione) al mondo insieme a Moody’s e Fitch Ratings. Tra i suoi indici principali vi è lo Standard & Poor 500, noto come S&P 500 o semplicemente S&P, che è un indice della borsa che segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione.

L’annuncio di S&P sulle criptovalute

In questi giorni, i vertici di S&P hanno rilasciato all’agenzia Reuters una nota destinata a cambiare il corso della storia delle criptovalute: nel 2021, infatti, verranno lanciati indici sulle criptovalute.

E’ una svolta epocale: se da un lato l’obiettivo è chiaramente quello di fornire prodotti più accessibili e affidabili, riducendone il rischio (di modo da semplificare la fruizione delle cripto monete anche a investitori comuni), dall’altro non può che aumentare la popolarità di Bitcoin e del mondo cripto in generale, verso il quale inevitabilmente si rivolgeranno le attenzioni di molte più persone.

Le dichiarazioni di S&P sulle criptovalute

Risultano interessanti le parole del responsabile globale dell’innovazione e della strategia del S&P Dow Jones Indices, tale Peter Roffman, che ha dichiarato come “con gli asset digitali come le criptovalute che stanno diventando una asset class in rapida crescita, è il momento giusto per benchmark indipendenti, affidabili e di facile utilizzo”.

La S&P trarrà dati da Lukka, una società di valuta digitale con sede a New York.

S&P e Lukka ritengono che una determinazione dei prezzi più accurata, resa possibile dai nuovi prodotti, aiuterà ad alleviare alcuni dei rischi associati al mercato delle criptovalute. Ciò potrebbe rendere la classe di attività emergente – come già detto – più accessibile a ulteriori investitori mainstream.

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L’orientamento verso le cripto

Gli appassionati del settore, quindi, hanno stilato una sorta di “iter” ideale che si concretizzerà una volta che saranno introdotti tali nuovi prodotti finanziari.

Nel momento in cui gli indici basati sulle cripto entreranno effettivamente all’interno dei mercati finanziari tradizionali, è possibile che a cascata tutti gli operatori del settore debbano averci a che fare.

In un primo momento, magari, saranno solo gli operatori che decideranno di investire in cripto che proveranno a specializzarsi e a capire le dinamiche che regolano l’andamento di Bitcoin e criptovalute, per meglio comprendere l’andamento degli indici; nel tempo, poi, anche i critici o i detrattori, in qualche modo, dovranno familiarizzare con i nuovi strumenti crittografici, dal momento che la loro popolarità non potrà essere ignorata.

Alla fine di questo processo le criptovalute potranno essere presenti sui mercati finanziari nella stessa misura di tanti altri asset considerati tradizionali, come le stesse monete fiat, le azioni, le obbligazioni o gli ETF.

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