Stargraph, ovvero blockchain al servizio dei fan

Tutti quanti siamo (o siamo stati) tifosi di questo o quello sportivo, ammiratori di quel tal cantante, fan di quel particolare attore. E, nel raro caso in cui si riesca a strappare una foto o un autografo al proprio eroe, si compie un sogno magari covato per anni.

Ma se esistesse una app che avvicina fan e tifosi, non sarebbe meraviglioso?

E’ quello che devono aver pensato Michele Imbimbo e Ursula De Masi, i creatori della startup Stargraph.

Che cos’è Stargraph?

Stargraph è una applicazione che genera contenuti multimediali esclusivi (derivanti da eroi dello sport, della musica o dello spettacolo) che utilizza la combinazione tra certificazione blockchain, realtà virtuale e realtà aumentata.

Ad oggi risultano essere oltre 35mila i fan iscritti alla piattaforma Stargraph, progetto che ha avuto numerose vetrine  in vari eventi sportivi (come MotoGP, Formula1, SerieA, TIM CUP) e dello spettacolo (come il Festival di San Remo o il Jova Beach Party), eventi in cui gli iscritti alla piattaforma hanno potuto ottenere un ricordo personalizzato, certificato dalla blockchain, dell’evento a cui hanno partecipato.

Come funziona Stargraph?

In realtà, il funzionamento è molto semplice.  Durante gli eventi sportivi o dello spettacolo, i fan che hanno installata l’app Stargraph potranno ricevere sul proprio smartphone (grazie ad un servizio ottenuto in collaborazione con Pemcards e Skylab Studios) l’autografo digitale certificato da blockchain del protagonista dell’evento che si sta seguendo. Autografo che risulterà autentico, esclusivo e personalizzato, realizzato durante l’evento dalla star.

In alternativa, è presente il servizio denominato “StarCARDS”,  ovvero cartoline acquistate dai fan prima dell’evento sportivo che, una volta arrivate a casa, potranno essere attivate con le realtà aumentata.

Fan blockchain

Stargraph, ovvero come monetizzare il fan engagement

Stargraph, progetto nato nel 2017, da allora ha evidentemente compiuto passi da gigante, affiancandosi negli anni a marchi importantissimi come TIM, Aprilia, o Petronas o a campioni dello sport come Lewis Hamilton.

L’ecosistema che unisce i fan e le star dello sport risulta sempre più saldo grazie all’istituzione di una sorta di “circolo esclusivo” che darà la possibilità alle star di gestire direttamente (e, ovviamente, monetizzare) la propria fan-base; dall’altro lato, per i fan, sarà possibile  sentirsi vicino al proprio idolo ed avere un ritorno economico dalla propria passione.

In questo senso, sono eloquenti le parole del CEO Michele Imbimbo:

“I tempi sono maturi per fare un salto di qualità: dopo aver portato la nostra realtà a lavorare con il top del mondo dello sport, vogliamo espandere ulteriormente la nostra piattaforma ad un panel più grande di star, dandogli la possibilità di un rapporto più stretto e consolidato con i loro fan.”

“Grazie alle attività di founding in corso, riusciremo non solo a creare l’inner circle delle star ma anche a migliorare la piattaforma e la relativa offerta commerciale, ingrandendo anche il team che se ad oggi conta 6 figure, al termine del 2020 puntiamo a raddoppiarlo. L’obiettivo è diventare la piattaforma in cui si incontrano i bisogni delle star, con la passione dei fan, offrendo esperienze memorabili e nuove opportunità di business.” 

Vicini alle star con blockchain

Anche questa, pertanto, sembra essere un’ulteriore applicazione tra le centinaia che la blockchain ci permette di utilizzare. Blockchain che solo ultimamente avevamo visto connessa alla gestione dell’informazione, alla riprogrammazione degli spettacoli e dello sport, alla didattica, ai pagamenti online: ormai qualsiasi aspetto della vita di ogni giorno non può prescindere dall’avanzamento della blockchain, che a sua volta non può che fare da preludio alla diffusione capillare di monete virtuali.

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