Tim Draper: “Netflix investirà in Bitcoin”

Netflix potrebbe essere la prossima grande azienda ad investire in Bitcoin, secondo Tim Draper.

Tim Draper è uno dei più noti venture capitalist d’America. Le sue partecipazioni, spesso, fanno emergere aziende di successo, che grazie alla sua liquidità riescono ad emergere. In particolare, Draper ha investito con successo negli anni in realtà come Hotmail, Skype, Tesla, Twitter, Twitch, Coinbase e molte molte altre.
Pertanto, le sue parole hanno sempre una certa rilevanza, in modo particolare nel settore dell’hi-tech.

Tim Draper su Netflix

I media, quindi, si contendono la sua presenza, perché non nuovo a previsioni atte a scombussolare e far discutere. A confermare questo trend, pochi giorni fa, Draper è stato ospite di un podcast in rete in cui, tra le altre domande, si è toccata la sfera crittografica.

Infatti, il conduttore ha chiesto a Draper in merito a quale potrebbe essere la prossima azienda Fortune 500 (ovvero tra le 500 maggiori imprese come fatturato) ad aggiungere Bitcoin al proprio bilancio.

Draper solitamente non lesina previsioni azzardate,  così dopo qualche riflessione ha detto che ritiene che potrebbe essere un’azienda con un fondatore innovativo, ma non Facebook, per le questioni in corso tra l’azienda ed il governo americano.

Ritiene infatti che Bitcoin potrebbe fornire una copertura dai rischi inflattivi dei cosiddetti “funny money dollars”, ed a questo punto gli è venuto in mente che il fondatore di Netflix, Reed Hastings, potrebbe essere il candidato ideale per fare una scelta simile.

Draper dice che Hastings è una persona molto innovativa, con molte idee creative, e visto che è ancora lui a detenere il potere in azienda, questo potrebbe consentirgli di prendere una decisione come quella di investire parte delle risorse aziendali in Bitcoin .

Non solo Netflix: gli altri che potrebbero investire in Bitcoin

Naturalmente, poi, la domanda si è ampliata su quali altre aziende potranno interessarsi al mondo crittografico, aggiungendo che siano molte le aziende che potrebbero aprirsi a Bitcoin e criptovalute, anche se ritiene possa essere più probabile che aziende come Google, Facebook o Apple preferiscano creare delle loro monete centralizzate, prima dell’affidarsi a Bitcoin.

Tuttavia, Draper ritiene anche che Amazon possa presto decidere presto di accettare bitcoin come metodo di pagamento, visto anche che ad oggi è già concettualmente possibile utilizzare BTC per fare acquisti sul noto marketplace,  tramite lo stratagemma di utilizzare piattaforme terze che convertono istantaneamente Bitcoin in valuta fiat.

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Bitcoin e inflazione

Draper però aggiunge anche un’altra considerazione in merito agli investimenti in Bitcoin come possibile copertura dei rischi inflazionistici.

Infatti ritiene che i fondi pensione, o coloro che gestiscono soldi altrui, potrebbero decidere di investire in BTC sempre proprio come forma di copertura dai rischi di inflazione.

A tal proposito Draper ha citato due reatà, Blackrock e Fidelity, già da tempo attive sul mercato crypto e piuttosto note al pubblico americano.

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