Il mondo cripto in favore dell’Ucraina

Anche il mondo di Bitcoin e criptovalute sta tentando di far sentire la propria vicinanza al popolo ucraino, in questi giorni vittima dello scoppio della guerra a seguito dell’invasione russa.

E anche gli amanti delle monete elettroniche sembrano essersi esposti a favore del paese dell’est, promuovendo una sorta di raccolta fondi utile ai cittadini ucraini.

Raccolta cripto pro Ucraina

Tutto è iniziato nella giornata di sabato, quando un tweet è stato emesso dall’account Twitter ufficiale dell’Ucraina, che ha condiviso due indirizzi di portafoglio di criptovalute: un indirizzo di portafoglio Bitcoin e un indirizzo di portafoglio Ethereum. Il messaggio recitava:

“Stai con il popolo ucraino. Ora si accettano donazioni in criptovaluta. Bitcoin, Ethereum e USDT”

Ma è difficile sapere con certezza chi possiede e gestisce questi portafogli: un indirizzo pubblico è solo una lunga stringa di lettere e numeri. Tecnicamente, lo sappiamo, un wallet è difficilmente abbinabile con esattezza ad una persona fisica.

La prima reazione logica a un tweet del genere è, ovviamente, quella dell’estrema cautela. Non è chiaro se quei portafogli siano gestiti da un membro del governo, un’agenzia governativa, qualcuno al di fuori del governo che sta facilitando informalmente le donazioni di criptovalute per conto del governo o qualcuno che finge di essere un membro del governo.
Ma ci sono diversi motivi per cui sembra più probabile che improbabile che il governo ucraino abbia il controllo dei fondi ricevuti su questi indirizzi di portafoglio. Innanzitutto, il tweet non è stato cancellato, il che molto probabilmente fa pensare che l’account @Ukraine non sia stato compromesso. Le persone che gestiscono l’account ufficiale del Governo avrebbero rimosso il tweet in tempi relativamente brevi se qualche malfattore (o peggio, qualche russo) avesse “dirottato” l’account.

In secondo luogo, altre persone hanno condiviso quegli indirizzi del portafoglio, a cominciare dal vice primo ministro e ministro della trasformazione digitale ucraino Mykhailo Fedorov.

In terzo luogo, un portavoce del ministero della trasformazione digitale ucraino ha confermato che il tweet di @Ukraine sarebbe autentico. “Sì, questi conti sono di proprietà dello Stato; abbiamo creato un fondo speciale per le criptovalute” le parole di Kiev.

Lo sforzo della comunità crittografica

E molte persone hanno già inviato risorse crittografiche a quegli indirizzi, come testimonia il monitoraggio di un blockchain explorer per vedere l’elenco delle transazioni in entrata e in uscita.

In poche ore, infatti, il wallet di Ethereum ha ricevuto circa 6.800 transazioni. Allo stesso modo, ci sono state più di 7.000 transazioni relative all’indirizzo del portafoglio Bitcoin.

In soli tre giorni, sono arrivati 153 BTC e 2.230 ETH, rispettivamente per un valore di $ 6,29 milioni e $ 6,27 milioni. Alcuni donatori hanno anche inviato criptovalute basate su Ethereum, come USDT e USDC.

L’interrogativo sulla conversione

Resta un interrogativo, però, abbastanza importante. Ovvero, molti si stanno chiedendo con quale valuta verranno scambiate le criptovalute inviate, prima ancora di quella di come vengano spesi quei fondi.

Ad ora, la cosa rimane un mistero. Tuttavia, è già interessante vedere come un tweet contenente una manciata di indirizzi di portafogli crittografici abbia avviato una campagna di raccolta fondi su larga scala con donatori da tutto il mondo nel giro di poche ore.

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