Un campione NFL potrebbe essere pagato in Bitcoin

Siamo tutti ben consci di quanto lo sport abbia un peso nella nostra società, sia a livello emotivo che economico. E tutti siamo altresì consci del peso mediatico che hanno i campioni dello sport: non a caso, da sempre questi ultimi sono testimonial di prodotti di vario genere.

Involontariamente, potrebbe arrivare dallo sport un assist clamoroso per il settore delle criptovalute, più precisamente dalla NFL: Russell Okung, stella dei Carolina Panthers, ha fatto parlare di sè in questi giorni a causa di un “rumor” secondo cui questi otterrebbe metà del proprio ingaggio in Bitcoin.

L’NFL (National Football League) è la maggiore lega al mondo di Football Americano, e conta negli Stati Uniti decine di milioni di appassionati, che generano un indotto annuale di svariati miliardi di dollari. Uno dei suoi protagonisti, Russell Okung (offensive tackle dei Carolina Panthers, una delle squadre più famose della lega) si è sempre dimostrato un appassionato di Bitcoin e criptovalute, e negli ultimi giorni del 2020, con una serie di Tweet sibillini, ha fatto intendere che, come anticipato, metà del suo salario annuale (6,5 milioni di dollari su un totale di 13) potrebbero essergli conferiti in BTC.

Il 32enne, peraltro, non è certo un nome qualunque nel Football Americano, basti pensare alla sua vittoria del Super Bowl (la partita più importante dell’anno) nel 2014 con la maglietta dei Seattle Seahawks (altra squadra particolarmente rinomata).

E’ l’incipit di una possibile rivoluzione crittografico-sportiva: non è infatti per nulla escluso che altri giocatori possano seguire le sue orme, creando una particolare ridondanza per il pubblico che segue da casa.

Uno stipendio in Bitcoin

Russell Okung, l’abbiamo detto,  già in passato aveva espresso la volontà di essere pagato in Bitcoin, tramite il rilascio di un tweet divenuto celebre tra gli appassionati del mondo crittografico.

Oggi, grazie alla start-up Zap ( strumento in voga negli Stati Uniti, capace di convertire istantaneamente i dollari in criptovaluta), di cui Okung è un sostenitore, il desiderio potrebbe diventare realtà.

Recentemente, lo stesso giocatore ha in seguito replicato al suo stesso tweet, generando entusiasmo tra gli appassionati di Bitcoin: se nel 2019 aveva infatti scritto “Pagatemi in Bitcoin”, oggi il giocatore ha twittato “Pagato in Bitcoin”. Da lì i rumors sul possibile stipendio crittografico.

Altri giocatori su Bitcoin?

La start-up Zap, interpellata sull’argomento, avrebbe fatto trapelare alcune indiscrezioni secondo le quali vi sarebbero altri atleti della NFL molto interessati alla vicenda-Okung , dal momento che anch’essi vorrebbero differenziare il proprio stipendio mescolando dollari e Bitcoin come forma di ricezione.

In particolare, ci sarebbero dei giocatori appartenenti alle compagni  di New York Yankees e Brooklyn Nets.

La stessa azienda, poi, ha chiaramente aperto alla possibilità – qualora ci fosse domanda – di poter effettuare lo stesso servizio anche per le compagini NBA e MLB, ovvero per le maggiori leghe americane di pallacanestro e baseball.

Fiscalmente parlando, poi, non ci dovrebbero essere particolari problemi, dal momento che tecnicamente la dirigenza dei Carolina Panthers elargirebbe lo stipendio (pagando le dovute imposte) interamente in dollari, e solo in un secondo momento un operatore convertirebbe il tutto in BTC, tramite l’utilizzo della Lightning Network (ovvero il celebre sistema secondario utile all’invio di Bitcoin in modo più economico e veloce rispetto all’utilizzo della rete Bitcoin stessa).

Stiamo a vedere come si evolverà la situazione, di certo uno sportivo di grosso calibro che si avvicina così perentoriamente a Bitcoin e alle criptovalute non potrebbe che fungere da testimonial d’eccezione per il mondo crittografico.

9251 830075

Articolo precedente

Articolo successivo