VAIOT è la prima ICO regolamentata di Malta

Malta, anche conosciuta come “blockchain island” grazie ad una regolamentazione marcatamente crypto-friendly, lancerà la propria prima offerta pubblica regolamentata di token crittografici, e specificatamente del token VAIOT (ibrido AI-blockchain), il quale rappresenta il primo progetto ad oggi ufficialmente approvato dall’apparato amministrativo maltese.

Annunciata lunedì, la prima approvazione da parte della Malta Financial Service Authority (MFSA) era in cantiere da molto tempo. Le normative in ambito crittografico di Malta, già annunciate come le più innovative del mondo, sono state elaborate per la prima volta nel 2018 e le startup di settore si sono letteralmente riversate sull’isola in cerca dell’agognata approvazione normativa. 

Le “IVFAO” di Malta

Oggi, VAIOT, che sviluppa servizi basati sull’intelligenza artificiale per le imprese, spera di essere il primo progetto di un’ondata di molti altri con sede a Malta in grado di raccogliere fondi tramite un’offerta regolamentata di attività finanziarie virtuali (“IVFAO”) anziché le maggiormente note Offerte Iniziali di Moneta (“ICO”). L’approvazione normativa che arriverà anche per altre tipologie di servizi crittografici, compresi gli exchanges, è attesa con impazienza. 

Malta sta effettivamente aprendo la pista in ambito europeo per l’imminente attuazione dei regolamenti UE in materia, e l’amministratore delegato di VAIOT ha affermato di essere in grado di offrire il proprio token ad un ecosistema che non solo supporterà lo sviluppo e l’evoluzione di asset finanziari virtuali ed innovativi, ma proteggerà anche gli stessi investitori e token traders.

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Il ruolo che ha assunto Malta oggi

Malta aveva già ricevuto 340 richieste preliminari di licenza crittografica solo nel 2019, ma nessuna era mai stata approvata fino ad ora. Questo perché l’isola del Mediterraneo ha operato un bilanciamento tra la propria conformità con le normative dell’Unione europea (UE) ed il suo sogno di divenire “Blockchain Island”: una vetrina unica nell’innovazione crittografica.

Gli addetti ai lavori hanno bollato il processo di richiesta come eccessivamente costoso e le normative come troppo rigide. Persino Binance, il principale exchange di criptovalute per volume al mondo, ha ritirato le proprie operazioni sull’isola dichiarando di non cercare più alcuna licenza in quel territorio.

I paesi insulari più piccoli, quali Singapore, Bermuda e Malta, sono tendenzialmente più veloci nell’adottare nuove normative e più aperti all’innovazione, secondo il CEO di Binance Changpeng Zhao. Significativi vantaggi finanziari matureranno per i paesi che adotteranno regolamenti favorevoli, ha aggiunto, e che a suo avviso la “raccolta fondi blockchain” sia stata la vera killer app del settore fino quantomeno all’avvento della finanza decentralizzata.

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L’Ue non è rimasta impressionata dagli sforzi maltesi per ripulire la reputazione di riciclaggio di denaro dell’isola, la quale è stata poi ulteriormente contaminata dall’omicidio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia.

La legislazione per trasformare la criptovaluta in uno strumento finanziario regolamentato è stata proposta dall’UE a settembre. Se approvata, fornirà un regime di licenze unificato in tutti i 27 Stati membri entro il 2024. L’obiettivo di Malta è sfruttare il proprio framework crittografico innovativo ed aprire così la strada a tutti gli altri paesi.

La criptovaluta VAIOT

VAIOT, si trova attualmente in versione beta, e sviluppa degli assistenti virtuali (come “Siri”) creati appositamente con tecnologia AI e blockchain per le aziende. Rivoltosi principalmente al settore delle assicurazioni automobilistiche, recentemente il progetto si è assicurato 5 milioni di euro di capitale attraverso una vendita privata dei propri token VAI.

Per ottenere l’approvazione normativa alla vendita di token, VAIOT aveva bisogno di dimostrare che erano in atto delle procedure adeguate a prevenire il riciclaggio di denaro ed il finanziamento del terrorismo. A tal scopo il progetto è stato sottoposto a controlli di sicurezza di un fornitore di servizi approvato dalle autorità maltesi.

Ora l’industria sta aspettando con attenzione che il prossimo progetto ottenga l’approvazione dell’MFSA, ed il destino di ancora molte delle 340 domande iniziali rimane per il momento sconosciuto..

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