REN: tutto quello che devi sapere su REN Coin (REN)

Che cos’è REN?

Uno dei maggiori problemi, nell’universo crittografico, è quello della compatibilità nel momento in cui si provano a mettere in contatto due diverse blockchain. REN è un protocollo nato per risolvere problemi di questo tipo, utilizzando una sofisticata tecnologia che può anche contare su una elevata privacy. REN, infatti, nasce per creare applicazioni finanziarie completamente sicure. Gli sviluppatori di REN tentano di fornire liquidità tra diverse applicazioni decentralizzate, di modo da semplificare il trasferimento di valori tra blockchain.

Il prodotto principale di Ren prende il nome di “RenVM”, e quest’ultimo è pensato appunto per concentrare l’interoperabilità nella finanza decentralizzata (DeFi). Nello specifico, RenVM consiste in una sorta di macchina virtuale affidabile e decentralizzata, una rete sicura di computer generata per consentire con facilità prestiti, scambi, garanzie collaterali e molto altro.

REN crypto

La storia di REN

Il progetto REN nasce nel 2017 a Singapore, da parte di un team esperto in informatica, gestione e sviluppo. Ren – originariamente chiamato Republic Protocol – ha condotto la sua ICO (initial coin offer) nel 2018, raccogliendo un totale di 34 milioni di dollari di finanziamenti da una varietà di investitori di alto profilo.  Ma per vedere completamente la luce deve attendere il maggio del 2020, quando viene rilasciata in rete la sua mainnet ufficiale. Anno, lo scorso, che è stato il più intenso da parte dei propri progettatori: per i primi mesi del 2020, infatti, l’attenzione del team Ren si era focalizzata appunto sul rilascio di RenVM Sub-Zero, la prima versione stabile e pronta per la produzione della mainnet.

Da allora, il progetto ha visto un’adozione straordinaria e una crescita continua. In soli 7 mesi, RenVM ha elaborato oltre $ 1,7 miliardi di volume, vincolato oltre $ 50 milioni di REN da 1500 nodi e pagato quasi $ 2 milioni di commissioni ai gestori dei nodi.

Le risorse cross-chain su cui agisce RenVM hanno anche visto un’ampia adozione in diverse applicazioni DeFi, tra cui Curve, KeeperDAO, MyEtherWallet e DeFi Bridge, con ulteriori integrazioni annunciate ogni mese. Insomma, un progetto che sembra essere ben avviato.

Come funziona REN?

Ren, l’abbiamo detto, utilizza una macchina virtuale personalizzata, chiamata RenVM, al fine di garantire il corretto funzionamento della rete Ren. Le macchine virtuali emulano dei computer fisici che possono funzionare in modo egualmente efficace ma senza compromettere la privacy (non agendo su pc veri e propri).

La macchina virtuale della piattaforma Ren utilizza una tecnologia denominata “zkSnarks”, ovvero lo stesso metodo di crittografia utilizzato dalla popolare moneta Zcash (che ricordiamo essere una delle più apprezzate per il mantenimento della privacy). Semplificando il concetto, le operazioni che si effettuano su Ren risultano completamente  frammentate, al fine di nascondere le informazioni.

La rete di computer che consente al sistema di funzionare prende il nome di DarkNodes. Chiunque, peraltro, può partecipare e mettere a disposizione di DarkNodes il proprio PC, unitamente alla propria forza computazionale; l’unico requisito è che il sistema “blocca”  una consistente quantità di token REN (100.000 REN per nodo) stipulando uno smart contract. Moneta REN che viene riconosciuta ai miners che convalidano le transazioni, ovvero coloro che gestiscono e mantengono la rete Ren con un DarkNode.

Mining di REN. Come vengono creati i REN Coin?

Come abbiamo appena detto, per REN non è necessario il mining; ma l’unico modo per ottenerne dei token ex novo (ovvero in una via diversa dall’acquisto negli Exchange) è quello di offrire i propri token ai nodi della blockchain, al fine di potenziare la rete e velocizzare il processo di transazione e distribuzione dei token a livello globale. In quel modo, la rete – in modo automatico – conferirà dei token REN a chi avesse fatto la suddetta procedura. Questo meccanismo, infatti, nel suo complesso è definito “consenso Proof of Stake”.

Distribuzione della moneta – Quanti REN sono disponibili?

A maggio 2021, REN crypto copre un market cap pari a quasi 800 milioni di dollari, con una fornitura in termini di token pari a 1 miliardo, collocandosi alla posizione 121 della speciale classifica di CoinmarketCap, che tiene conto di tutte le criptovalute della rete.

Sempre a maggio 2021, il singolo token REN Coin ha un valore che si attesta attorno a quota 0,89 dollari. Come per la maggior parte delle criptovalute, anche per REN il periodo a cavallo tra fine 2020 e inizio 2021 risulta essere quello di maggiore splendore: chiudendo infatti l’anno 2020 a quota 0,36 dollari, si è fatto trascinare verso l’alto dalla corsa di Bitcoin di inizio 2021, registrando così nei fatti un aumento pari al 189% in soli cinque mesi.

A cosa serve REN?

Quando Zhang ha sentito parlare di Ethereum, ha deciso che sarebbe stata la migliore piattaforma per costruire quella che alla fine sarebbe diventata la propria soluzione al problema OTC (over the counter): il Protocollo Republic.

Dato che Wang aveva una vasta esperienza nella codifica di tecnologie di database distribuiti, avendo anche creatdo il proprio linguaggio di codifica per tecnologie simili a quelle blockchain, Zhang lo ha invitato a lavorare per lo sviluppo della propria idea. Wang si è subito reso conto che c’era un secondo problema nello spazio delle criptovalute: la mancanza di interoperabilità tra le molteplici blockchain.

Nel 2017, il Protocollo Republic è stato ufficialmente fondato da Zhang e Wang. Essi hanno cercato di rendere il trading di criptovaluta OTC decentralizzato che non necessitasse di alcuna fiducia in terze parti, creando un protocollo per l’interazione di blockchain separate di criptovaluta.

Riconoscendo che il trading di criptovaluta non era meno privato negli exchange a causa di funzionalità quali i libri degli ordini, il “Protocollo della Repubblica” ha anche reso una loro missione quella di rendere possibile il trading di criptovaluta senza questo tipo di indicatori rivelatori.

Funzioni del token REN

Il token REN che ad oggi viene utilizzato all’interno dell’ecosistema di Ren ed esso ha due principali funzioni. La prima delle due è quella di riuscire a pagare le commissioni di negoziazione per qualsiasi ordine effettuato con la Ren Virtual Machine. La seconda funzione è quella invece di pagare le obbligazioni allo smart contract che gestisce i Darknodes dell’ecosistema di Ren.

Il contratto intelligente appena citato garantisce la decentralizzazione e la stabilità del protocollo RenVM. Ogni volta che intendi eseguire un Darknode, dovrai pagare una sorta di “cauzione” pari a centomila token REN, congelandoli nella rete proprio a tale scopo.

REN: opinioni conclusive

Lo scopo degli sviluppatori di Ren è triplice: aumentare l’utilità, la sicurezza e lo sviluppo della Ren Virtual Machine. La Ren Alliance punta a raggiungere una buona quantità di nuovi utenti, investitori e sviluppatori che si interessino al progetto Ren.

Per coloro che sono portati ad entrare a far parte della Ren Alliance, è possibile compilare un modulo di domanda reperibile dal loro sito web. C’è solo una condizione per aderire: il desiderio di portare asset cross-chain DeFi.

L’azienda ha ufficialmente rilasciato la RenVM il 27 maggio 2020. Con il rilascio ufficiale della rete principale, gli utenti hanno potuto cominciare ad utilizzare Bitcoin, Bitcoin Cash o Zcash in qualsiasi applicazione DeFi.

Questo era possibile prima, ma solo con l’uso di custodia fornita da terze parti che creassero token ERC-20 “incartati” (wrapped) di altre criptovalute sulla blockchain di Ethereum come W-BTC W-ecc.

Potenzialità di RenVM SubZero

Al contrario, RenVM SubZero consente agli utenti di farlo in modo completamente decentralizzato e senza necessità di alcuna fiducia: non devi mettere le tue risorse crittografiche nelle mani di terze parti. Le criptovalute che vengono tokenizzate tramite la RenVM sono denotate come renBTC, renBCH, renZEC, ecc. Questi token possono anche essere trasferiti alla RenVM in cambio della criptovaluta effettiva (appunto BTC, BCH, ZEC, ecc.).

Sebbene RenVM sia progettato per le dApp Ethereum, Ren ha sviluppato due ulteriori strumenti, RenJS e GatewayJS , che consentono ai programmatori di integrare RenVM anche su altre blockchain come ad esempio Tezos. Gli stessi componenti del team di Ren hanno anche creato un semplice strumento in grado di aiutare gli sviluppatori di dApp di Ethereum a incorporare la RenVM nelle loro applicazioni.

Il tallone d’Achille della criptovaluta in generale è la prima impressione che le varie piattaforme e tecnologie presenti in rete danno all’utente medio. Per la maggior parte infatti, le normali fasi di scambio di criptovalute sono abbastanza complicate.

Difficoltà del progetto Ren

Anche il trasferimento di valute da e verso i portafogli può allo stesso modo essere un peso per i neofiti del settore. Per comprendere appieno il valore della tecnologia di Ren è necessario un livello di comprensione del trading di criptovalute che una percentuale molto piccola di persone ha, anche all’interno della piccola cerchia di maggiori esperti.

Riteniamo che Ren abbia fatto la mossa giusta spostando la propria attenzione dalle darkpool all’interoperabilità tra le blockchain. Tale considerazione viene fatta per un semplice motivo: la moltitudine di casi d’uso. Come notato alla gran parte dei trader di criptovalute, il trading OTC è fondamentalmente utilizzato solo da investitori estremamente ricchi.

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