ZCash: Tutto quello che devi sapere su ZEC
Una delle criptovalute che più si è apprezzata negli ultimi anni nel mondo delle monete elettroniche è senza dubbio ZCash.
La sua prerogativa principale, infatti, risulta progressivamente sempre più apprezzata dagli utenti che utilizzano soldi virtuali: tale prerogativa è l’assoluta privacy che essa garantisce. Andiamo a conoscere oggi le principali caratteristiche di ZCash, oltre alle caratteristiche della sua blockchain.
Zcash si puó definire la prima cripto Open che aumenta la privacy della transazione grazie ad un sistema crittografato che bloccherebbe, sulla carta, la ricostruzione dei passaggi dell’asset. Zcash è quindi una criptovaluta decentrallizata e completamente open source (basata su una versione del codice di Bitcoin) che protegge la privacy degli utenti.
ZCash: la storia
ZCash, nato formalmente alla fine di ottobre 2016, ha le sue origini in una start-up del 2013 chiamata “Zerocoin” ideata da alcuni membri del Dipartimento di Informatica della John Hopkins University, Baltimora: Matthew Green, Christina Garman, Ian Miers e Aviel Rubin.
La frase che introdusse Zerocoin fu:
“Il nostro sistema utilizza presupposti crittografici standard e non introduce nuove parti né modifica in altro modo il modello di sicurezza di Bitcoin“.
Nel 2014, però, un nuovo protocollo è emerso a seguito di una collaborazione crittografica del MIT con altre agenzie. Questo vantava una maggiore privacy e miglioramenti pratici; peraltro, la nuova valuta digitale fu denominata “Zerocash”.
L’evoluzione del prodotto crittografico è continuata sino al 2016, quando i protocolli si sono modificati sino a ottenere lo ZCash che conosciamo oggi.
L’attuale CEO di ZCash (ZEC), Wilcox O’Hearn, riassume in modo molto efficace quella che potrebbe essere la differenza tra ZCash e Bitcoin, utilizzando un paragone molto caro a qualsiasi informatico:
“Se i Bitcoin sono l’http delle valute, ZCash può essere considerato l’https.”
Bel paragone, per sottolineare la sicurezza di ZCash.
Come funziona ZCash?
ZCash è una cripto moneta nata con l’obiettivo dichiarato di perfezionare la tutela della privacy nell’universo delle criptovalute.
L’accorgimento principale che fa si che ZCash mantenga un elevato livello di anonimato è collegato al fatto che essa non pubblica in chiaro alcun dettaglio delle transazioni all’interno della blockchain, utilizzando due accortezze ben definite.
In primis, la blockchain di ZCash non registra mittente e destinatario delle transazioni; in seguito, ZCash offusca la transazione stessa.
Questo sistema si basa sull’utilizzo dell’algoritmo denominato “Zero Knowledge Proof”, che potremmo tradurre come “dimostrazione a conoscenza zero”. Il suddetto algoritmo consente appunto di evitare di dover diffondere le informazioni sensibili nelle transazioni (come succede nelle transazioni Bitcoin).
Gli utenti potranno scegliere se crittografare le informazioni e quindi inviare Zcash in maniera privata, o farlo pubblicamente.
L’algoritmo di ZCash
ZCash – come abbiamo detto – è in grado di criptare il contenuto delle transazioni tra utenti.
Dal momento che le informazioni del singolo pagamento risultano protette, il protocollo utilizza un vero e proprio sistema crittografico utile a verificare la sua l’identità.
La sopracitata tecnologia “Zero-Knowledge Proof” viene chiamata – all’interno dell’ambiente informatico- col nome zk-SNARK, ed è stata creata –come abbiamo detto- per consentire al network di mantenere un registro sicuro delle transazioni senza dover rivelare il ricevente, il destinatario e nemmeno il quantitativo inviato.
Grazie a questo accorgimento, non appare su ZCash un registro pubblico delle transazioni, dal momento che i cosiddetti “metadati” sono criptati e sia la verifica che il consenso sono garantiti dall’algoritmo zk-SNARK. ZCash, è comunque bene sottolinearlo, permette altresì anche l’invio di pagamenti pubblici oltre che criptati. La scelta sta ad acquirente e compratore.
La differenza principale, oltre che (ovviamente) per il fatto che il pagamento sia riconducibile a due wallet distinti, sta nel fatto che le transazioni che vanno da un indirizzo in chiaro verso un indirizzo protetto, oscurano il valore ricevuto; invece, le transazioni inviate da un indirizzo protetto verso uno trasparente, rivelano il bilancio ricevuto.
Si può fare il mining di ZCash?
Gli utilizzatori di ZCash, circa l’obiettivo del mining di Zcash, trattano questa moneta in modo totalmente differente rispetto a Bitcoin (che, ricordiamo, risulta minato da pool di utenti che sommano il proprio potere computazionale per risolvere i complicati dilemmi crittografici di BTC).
Infatti, negli anni potenza computazionale per estrarre Bitcoin risulta sempre in crescita; questo fa pensare che nel futuro possano essere necessari strumenti sempre più veloci, costosi e potenti (che oltretutto consumerebbero molta più energia).
Ad oggi, poi, c’è da dire che un singolo utente che vorrebbe minare Bitcoin si troverebbe davanti a spese gigantesche di hardware e di energia elettrica, senza ben sapere quando potrebbe iniziare a pagarsi le spese e iniziare a far profitto.
Con ZCash invece, il mining è strutturato in tutt’altro modo. Gli informatici che hanno partorito il concetto ZCash hanno pensato ad un metodo per far sì che chiunque avesse la possibilità di minare ed estrarre nuova criptovaluta.
La capacità di estrazione di ZCash è infatti strettamente connessa alla RAM (Random Access Memory) presente all’interno del proprio PC.
Questo significa dunque che ZCash sia quindi “minabile” anche con un computer non necessariamente potente, diminuendo quindi i costi fissi e giovando all’intero ecosistema ZCash.
Quanto è realmente privata ZCash?
Sebbene ZCash sembri una criptovaluta completamente privata, ci sono modi in cui le persone possono verificare esattamente quanto denaro è stato inviato agli indirizzi privati. Questo avviene tramite l’uso dei tasti di “visualizzazione” e “promemoria”.
Qualora si possegga la “chiave di visualizzazione”, sarà possibile rimuovere la protezione dalle singole transazioni protette. Guardando i dati della transazione attraverso la chiave di visualizzazione, non solo sarà possibile dire quanto è stato speso, ma anche vedere i relativi destinatari.
Il cd. “campo memo” conterrà le informazioni che sono disponibili solo per il destinatario della transazione. Questo campo memo in effetti può contenere rilevanti dati finanziari che potrebbero essere inviati ad altri istituti finanziari qualora richiesto dalla legislazione vigente. I creatori di ZCash speravano che ciò potesse aumentare l’adozione di questa criptomoneta tra gli organismi governativi, tuttavia, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per coloro che hanno maggiormente a cuore un privacy che sia effettivamente totale.
Il problema della contraffazione in ZCash
I termini “Toxic waste” e “Ceremony” nascondono concetti piuttosto interessanti e fondamentali per la creazione del protocollo ZCash. Ciò è dovuto al ruolo che svolgono nella prevenzione della contraffazione in ZEC.
La contraffazione era una delle principali preoccupazioni che molte persone avevano durante il rilascio iniziale di ZCash, ciò a causa della necessità dei parametri pubblici SNARK per la creazione e verifica delle “prove a conoscenza zero”.
In sostanza, per ottenere questi parametri pubblici, sono necessarie le coppie di chiavi sia pubblica che privata. Una volta fatto ciò, i creatori distruggeranno la chiave privata e manterranno la controparte pubblica.
Cosa succede se qualcuno non distrugge la chiave privata?
Bene, con questa chiave privata, il titolare potrebbe essenzialmente creare ZEC completamente falsi e contraffatti senza che nessuno se ne accorga. Questo normalmente non sarebbe un problema con una blockchain pubblica e visibile come quella di Bitcoin, tuttavia, con ZCash, nessuno può effettivamente confermare che non stia accadendo.
Chiaramente questo è un problema per l’ecosistema ZCash, e da esso deriva il nominativo di “rifiuti tossici”, con riferimento alle monete contraffatte.
In breve, al fine di evitare che questi rifiuti tossici possano mai esistere, il team di ZCash deve assicurarsi che tutti i componenti della chiave privata vengano distrutti separatamente. È necessario essere assolutamente certi che i vari e diversi pezzi della chiave privata non vengano combinati per formare i rifiuti tossici.
Il problema è risolvibile creando numerosi pezzi diversi della chiave pubblica con una combinazione di chiave privata / pubblica in ambienti isolati. Essi verranno chiamati “frammenti” e l’obiettivo è combinare questi frammenti di chiave pubblica per creare il parametro pubblico SNARK senza mai consentire la combinazione dei frammenti di chiave privata.
A questo punto entra in gioco la “cerimonia ZCash”.
Si trattava essenzialmente di un evento che si è svolto con il preciso scopo di distruggere individualmente tutti i frammenti di chiave privata in diverse parti del mondo. Lo scopo è quello di eliminare ogni possibilità che le chiavi private possano mai combinarsi e creare di conseguenza “rifiuti tossici”.
La logica è che se tutti i frammenti di chiave privata tranne uno fossero combinati, non si otterrebbe comunque la chiave privata utile a compromettere il sistema.
Critiche a ZCash
In primis va evidenziato il cd. “enigma della privacy opzionale”. Esso crea una situazione in cui l’uso di un indirizzo trasparente da parte di una persona può compromettere la presunta privacy di un’altra, e ciò poichè le transazioni private verso z-addresses potrebbero essere “viste in modo sospetto” dagli estranei.
In effetti, l’enigma della privacy opzionale è un problema che altre monete per la privacy hanno risolto. Monero ad esempio, principale rivale di ZCash, ha deciso di rendere obbligatorie tutte le transazioni che avvengono sulla blockchain. Il vantaggio di ciò è che viene garantito che l’eventuale volontà di trasparenza di un utente non possa influire sull’esigenza di privacy di un altro.
Va altresì ricordato che anche se la “founder’s reward” non sia realmente un problema di sicurezza della blockchain, può tuttavia esserlo per molti membri della comunità ZCash, in particolare i miners. L’idea che un gruppo di investitori iniziali possa rivendicare fino a 2,1 milioni di ZEC è alquanto sgradevole.
Questi articoli ZEC pagati dai rendimenti minerari così essenzialmente, stanno pagando questi fondatori per il loro investimento iniziale. Si teme inoltre che il controllo da parte di questo gruppo del 10% di quasi tutta l’offerta costituisca un punto debole in termini di centralizzazione.
In effetti, il fondo dei fondatori è stato uno dei principali motivi che hanno condotto al fork di ZClassic.
ZCash prospettive future
Sebbene ZCash stesso sia un progetto davvero interessante, è la tecnologia di base “zk-SNARKs” ad attirare i maggiori entusiasmi nel settore.
Ethereum, ad esempio, sta cercando di integrare zk-SNARK nel proprio protocollo come parte dell’aggiornamento “Metropolis“. Questa sorta di “partnership” dà la possibilità agli sviluppatori di codificare contratti intelligenti abilitati alla privacy. Ad esempio, se Ethereum dovesse aggiungere un pre-compilatore zk-SNARK alla propria catena, queste dApp potrebbero essere costruite direttamente sulla blockchain di Ethereum.
Non c’è dubbio che ZCash sia una delle criptovalute più avanzate sul mercato. Il suo utilizzo dei più recenti principi e tecnologie crittografici la rende un competitor credibile nel mercato delle monete per la privacy.
Sebbene ci siano alcune preoccupazioni su aspetti particolari della tecnologia, il team di ZCash ne è consapevole e sta lavorando attivamente ai rispettivi miglioramenti. Nell’era della crescente sorveglianza e delle sofisticate minacce informatiche, è probabile che le monete per la privacy raccoglieranno in futuro molta più attenzione.
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