Dogecoin: Tutto quello che devi sapere su DOGE
Dogecoin, che parte come semplice “scherzo” (se così vogliamo definirlo) messo in scena dallo sviluppatore di software australiano Jackson Palmer, è divenuta oramai una delle criptovalute presenti sul mercato più chiacchierate e longeve in assoluto: correva l’anno 2013. Vediamo di scoprire assieme se c’è del merito dietro a tutto ciò…
Cenni storici su Dogecoin
Il logo di Dogecoin riporta l’immagine del cane giapponese Shiba Inu raffigurato a stile di fumetto e riportante delle diciture in inglese appositamente stentato. Ciò rende piuttosto facile intuire il motivo per cui tale criptovaluta sia da sempre conosciuta al grande pubblico come “meme coin”.
Palmer, che è anche un avido acquirente di domini di siti Web, ha acquistato la url dogecoin.com che ora presenta il meme di Doge sovrapposto ad una moneta d’oro. Qualche tempo dopo, uno sviluppatore IBM di Portland, Billy Markus, ha contattato Palmer tramite Twitter chiedendogli se fosse disponibile a creare una vera e propria criptovaluta a supporto dell’idea. Il 6 dicembre 2013, Dogecoin è stato lanciato ufficialmente e reso disponibile a chiunque fosse interessato.
Sebbene Doge sia stata fondata da Palmer e Markus, il progetto è stato quasi sempre guidato dalla comunità di appassionati, sin dagli inizi.
Palmer afferma di non aver mai detenuto per sé alcun Dogecoin (sebbene detenga invece Bitcoin). Palmer ha lasciato lo sviluppo di Dogecoin nel 2015 dopo un incidente che ha coinvolto un exchange di criptovaluta ormai chiuso definitivamente chiamato Moolah. La criptovaluta Doge è stata anche fortemente supportata dal pilota della NASCAR Josh Wise , che ha sfoggiato l’icona Dogecoin sulla sua auto e giacca alla gara Talladega All-Star del 2014.
La Fondazione Dogecoin
La Dogecoin Foundation è una società senza scopo di lucro registrata in Colorado, USA. È stata istituita dalla community Dogecoin per facilitare le iniziative filantropiche della community. I due più importanti finanziamenti collegati ad essa hanno coinvolto la squadra di bob giamaicana (facendo in modo che potesse permettersi di competere alle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014) e Doge4Water, un progetto che ha finanziato con successo la creazione di un pozzo di acqua pulita in Kenya.
È interessante notare che la Fondazione Dogecoin era apparentemente guidata da Eric Nakagawa (almeno durante la campagna Doge4Water). Nakagawa è un autore di best-seller, oratore pubblico e capo dell’open-source per Libra, il progetto di criptovaluta lanciato da Facebook.
Casi d’uso di Dogecoin
Doge è una criptovaluta che viene utilizzata principalmente per dare “mance” (tips) agli utenti più meritevoli in termini di contenuti pubblicati su Reddit e Twitter. È anche accettata come metodo di pagamento da alcune dozzine di commercianti in tutto il mondo. È possibile utilizzare Dogecoin per acquistare cibo, forniture per la casa e persino domini di siti web. Dogecoin è stata creata come tentativo di rompere lo stigma che circonda la criptovaluta, che all’epoca aveva connotazioni negative.
È stata anche introdotta come risposta all’avidità opportunistica che Palmer ha visto in gran parte della community delle criptovalute. In quanto tale, Dogecoin è stato intenzionalmente progettato per essere poco attraente per gli investitori mantenendo un valore permanentemente piuttosto basso grazie al proprio algoritmo di mining.
Dogecoin è essenzialmente una fork di Litecoin (a sua volta Litecoin è un fork di Bitcoin). La blockchain di Dogecoin può elaborare circa 30 transazioni al secondo (TPS).
Poco dopo il lancio di Dogecoin, gli sviluppatori di Dogecoin hanno collaborato con gli sviluppatori Digibyte per implementare Digishield, un protocollo che modifica la difficoltà di mining di Dogecoin ad ogni blocco per evitare che venga centralizzata dalle più grandi pool di mining. Dogecoin non ha avuto né ICO né monete pre-minate. A differenza di molte altre criptovalute, la funzione ed il design di Dogecoin sono piuttosto semplici.
Come fare mining di Dogecoin?
Dogecoin utilizza un algoritmo di consenso chiamato Proof of Work che consente a coloro che estraggono altre criptovalute proof of work (principalmente Litecoin) di estrarre simultaneamente anche DOGE, senza costi aggiuntivi, in un processo noto come merged mining.
Ciò è stato reso possibile dopo che il fondatore di Litecoin Charlie Lee si è avvicinato a Palmer ed alla comunità Dogecoin suggerendo che la funzione fosse implementata così da rafforzare la rete e proteggerla da possibili attacchi al 51%. La sopravvivenza di Dogecoin ora si basa letteralmente sugli sviluppi di Litecoin.
La block reward iniziale di Dogecoin è stata progettata per essere casuale con variazioni tra 0 ed 1 milione di DOGE. Ciò è continuato fino a quando DOGE ha raggiunto una fornitura totale di 100 miliardi (avvenuto nel febbraio del 2018). Da allora, ogni blocco estratto frutta una ricompensa di 10000 DOGE fissi.
Un blocco viene estratto ad ogni minuto e Dogecoin non ha alcun limite di fornitura massima (di proposito allo scopo di mantenere basso il valore nominale di ogni DOGE).
Doge può essere minato praticamente da chiunque abbia un computer e sia dunque in grado di utilizzare una CPU o una GPU. L’estrazione con una CPU o una GPU non è consigliata, soprattutto non la prima in quanto può causare il surriscaldamento del proprio computer.
Il mining da utilizzando una CPU o una GPU darebbe un rendimento medio inferiore a 1 DOGE all’ora o addirittura al giorno a seconda dell’hardware che stai utilizzando. Pertanto, si consiglia invece di entrare a far parte di un pool minerario Dogecoin.
Minare Dogecoin tramite ASIC
Puoi anche minare DOGE utilizzando un miner ASIC (application specific integrated circuit). Questo è essenzialmente un termine per hardware specializzato e progettato specificamente per il mining di criptovalute. I miner ASIC sono disponibili in tutte le forme, dimensioni e prezzi desiderati. Puoi utilizzare questo pratico calcolatore di mining Dogecoin per avere un’idea di quanti soldi saresti in grado di guadagnare con il miner ASIC che hai in mente di comprare (suggerimento: assicurati che sia un miner “Scrypt”). Una volta deciso cosa utilizzare, dovrai trovare il software appropriato. Se vuoi estrarre Doge usando la tua CPU (sconsigliato), dovrai scaricare CPUMiner.
Se vuoi invece minare Dogecoin usando la tua GPU puoi scaricare CGminer o EasyMiner . Ora, devi trovare un pool minerario che supporta Dogecoin (ad esempio su Aikapool o Multipool). Oltre a ciò, tutto ciò di cui hai bisogno sarà un computer, una connessione ad Internet ed un indirizzo di wallet Dogecoin. Quando si tratta infatti di conservare i tuoi Dogecoin, hai diverse opzioni a tua scelta. Per quanto riguarda i portafogli hardware, Dogecoin è supportato sia da Ledger che da Trezor. I portafogli digitali per DOGE includono Coinomi (mobile), Exodus (desktop / mobile), e naturalmente, il portafoglio Dogechain di Dogecoin .
Roadmap di Dogecoin
Dogecoin non ha una roadmap definitiva né un white paper. La cosa più vicina a una roadmap per Doge sembra essere questo post di Reddit risalente al 2017, che delineava una serie di correzioni e miglioramenti minori da apportare alla criptovaluta. In verità, non ci sono stati sviluppi importanti da quando Palmer se n’è andato nel 2015 e Dogecoin Github conferma come la maggior parte degli “sviluppi” da allora siano stati delle patch di sicurezza se non semplici interventi di manutenzione della rete.
Palmer ha notato che questo è principalmente dovuto al fatto che Dogecoin è stato sempre e solo un divertente progetto secondario per lui e praticamente anche per ogni altro sviluppatore coinvolto in Dogecoin. La maggior parte degli obiettivi di Dogecoin hanno coinvolto associazioni di beneficenza come l’invio di un rover a tema Dogecoin sulla luna.
Una cosa interessante da notare è che Dogecoin sia diventato “quasi compatibile” con Ethereum nel 2018. Il fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, che è pro-Dogecoin, ha offerto una taglia di 372 Ethereum (all’epoca erano circa 100.000 dollari) agli sviluppatori che fossero riusciti a creare un ponte di transazione Dogecoin-Ethereum.
Ciò avrebbe visto Dogecoin diventare una sorta di token ERC-20 sulla rete Ethereum consentendo agli utenti di scambiare i propri DOGE con equivalenti token ERC-20 (e viceversa). Il ponte Dogecoin-Ethereum è stato abbandonato dopo che la comunità Dogecoin ha notato come tale caso d’uso non sarebbe stato concretamente fattible.
Considerazioni conclusive
Per quanto riguarda Dogecoin, con la sua storia, la sua comunità e la sua posizione stranamente alta in CoinMarketCap, ciò che balza veramente agli occhi è l’idea di un’icona che continua a ricordare a chi è dentro e fuori al settore delle criptovalute di non prendere mai le cose troppo sul serio. In questo senso, Doge ha ottenuto praticamente tutto ciò che si proponeva di fare. Nonostante una preoccupante mancanza di sviluppo, DOGE continua ad esistere senza grossi problemi e potrebbe continuare a farlo ancora per molti anni a venire.
Sebbene l’explorer di blockchain nativo di Doge non consenta di vedere un elenco completo dei portafogli detenuti dagli utenti, tale operazione viene resa possibile da BitInfoCharts . È possibile di conseguenza notare come ci siano alcuni account con miliardi e miliardi di DOGE. Il numero di transazioni in entrata e in uscita è comodamente elencato sul lato destro della piattaforma, il che rende facile identificare quale di questi indirizzi probabilmente appartenga ad alcuni exchange di criptovaluta.
Tutti gli account sui social media legati a Dogecoin sono stati creati spontaneamente dalla sua comunità e potrebbero quindi essere utilizzati come uno strumento per creare e/o facilitare cicli di pump and dump.
Tutto sommato, Doge era, ed è, un esperimento piuttosto divertente. Si può certamente discutere su quanto durerà questa memorabile valuta digitale, ma sembra che finché Litecoin continuerà a respirare, anche lo Shiba Inu di Dogecoin farà altrettanto.
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