Che cos’è la yield farming?

La finanza decentralizzata (DeFi), una tecnologia finanziaria emergente che mira a rimuovere gli intermediari nelle transazioni finanziarie, ha aperto molteplici vie di guadagnare nuovi redditi per gli investitori in criptovalute. L’agricoltura del rendimento (in inglese “yield farming”) è proprio una di queste nuove strategie di investimento disponibili con la DeFi. Essa implica il prestito o lo staking delle proprie monete (o token di criptovaluta) per ottenere in cambio ricompense sotto forma di commissioni di transazione o interessi compositi. Tutto ciò è in qualche modo simile al guadagnare interessi da un conto bancario; dove tecnicamente tu stai prestando il tuo denaro alla banca perché te lo conservi e restituisca a semplice richiesta. Tuttavia, l’agricoltura del rendimento può essere un’attività decisamente più rischiosa, volatile e complicata del semplice mettere soldi nella banca vicino casa.

L’agricoltura del rendimento implica lo spostamento di criptovalute attraverso diversi mercati. C’è anche un elemento della yield farming per cui la strategia diventa meno efficace ogniqualvolta più persone ne vengano a conoscenza. Ad ogni l’agricoltura del rendimento è attualmente il motore di crescita più significativo del settore DeFi, ed ha aiutato l’intero settore della finanza decentralizzata ad espandersi da delle prime capitalizzazioni di mercato che si aggiravano attorno alle centinaia di milioni di dollari, fino a superare le decine di miliardi al giorno d’oggi.

yield farming transazioni

Come funziona la yield farming?

Gli utenti che forniscono le loro criptovalute per il funzionamento delle piattaforme DeFi sono meglio noti come fornitori di liquidità (liquidity providers “LP”). Questi LP forniscono monete o token ad un pool di liquidità, che è un’applicazione decentralizzata (dApp) basata su contratti intelligenti che contiene tutti i fondi inviati. Una volta che gli utenti “LP” bloccano i propri token in un fondo di liquidità, ricevono una commissione o un interesse generato dalla piattaforma DeFi in cui si trova tale pool di liquidità.

In parole povere, è un’opportunità di guadagno dovuta al prestito dei propri token attraverso un’applicazione decentralizzata (dApp). Questo prestito avviene grazie alla tecnologia blockchain degli smart contract, che permettono l’intera operazione senza intermediari o entità centrali di controllo. Il pool di liquidità alimenta un mercato in cui chiunque può prestare o a sua volta prendere in prestito token. L’utilizzo di questi mercati comporta commissioni da parte degli utenti e le commissioni vengono utilizzate per pagare i fornitori di liquidità per lo staking dei propri token nel pool.

La maggior parte dell’agricoltura del rendimento avviene oggi sulla piattaforma di Ethereum, ed ecco perché le relative ricompense sono sottoforma di token ERC-20. Se da un lato è vero che i prestatori possono utilizzare i token come meglio desiderano, ad oggi la maggior parte dei prestatori sono semplicemente speculatori alla ricerca di opportunità di arbitraggio che intendono incassare dalle fluttuazioni del mercato.

Perché la yield farming è così popolare

Il boom della pratica del yield farming può essere fatto risalire al lancio del token COMP, un token di governance dell’ecosistema Compound Finance. I token di governance consentono ai possessori di partecipare alla governance di un protocollo DeFi. I token di governance vengono spesso distribuiti algoritmicamente come incentivi di liquidità per lanciare una blockchain decentralizzata. Ciò offre ai potenziali “coltivatori” un incentivo a fornire la propria liquidità ad un pool. Alcune delle piattaforme più popolari per la produzione agricola sono Aave, Compound, Uniswap, Sushiswap, Curve Finance.

Il rendimento stimato nel processo di produzione agricola viene calcolato in termini di rendimento percentuale annuo (“APY”: il tasso di rendimento che l’utente guadagna in un anno). Anche l’interesse composto viene preso in considerazione nel calcolo dell’APY.

La yield farming è sicura?

Il furto informatico e le frodi sono le principali preoccupazioni al di là dei rischi normativi a cui è soggetta la maggior parte delle risorse digitali, e ciò a causa della mancanza di politiche concrete relative alle criptovalute un po’ in tutto il mondo. Tutte le transazioni riguardano risorse digitali che utilizzano il software come memoria e gli hacker possono essere abili da trovare le vulnerabilità e gli exploit nel codice del software e di conseguenza rubare fondi.

In aggiunta va tenuta in considerazione anche la volatilità dei token stessi. I prezzi delle criptovalute sono storicamente noti per essere molto volatili. La volatilità può verificarsi anche in brevissime raffiche, quindi il prezzo di un token può aumentare o diminuire proprio quando è irrimediabilmente bloccato nel pool di liquidità. Ciò potrebbe creare guadagni o perdite non realizzati.

Anche i contratti intelligenti nelle piattaforme DeFi non sono così infallibili come sembrano. Piccoli team con budget limitati costruiscono molti di questi protocolli DeFi emergenti, e ciò può aumentare il rischio di bug degli smart contract utilizzati.

I protocolli di produzione agricola più popolari

Aave è un protocollo di prestito decentralizzato non detentivo open source utilizzato per creare mercati monetari, in cui gli utenti possono prendere in prestito attività finanziarie e guadagnare interessi composti per i propri prestiti sotto forma di token AAVE.

Compound è un mercato monetario per il prestito, in cui è possibile guadagnare un tasso di interesse composto regolato algoritmicamente ed il relativo token di governance è il già citato COMP.

Curve Finance è un DEX che consente agli utenti ed aglialtri protocolli decentralizzati di scambiare stablecoin con commissioni basse (e basso slippage) utilizzando il proprio esclusivo algoritmo di market-making. È il più grande DEX in termini di TVL (total value locked), con oltre dieci miliardi di dollari bloccati.

Uniswap è un DEX ed AMM estremamente popolare che consente agli utenti di scambiare quasi tutte le coppie di token ERC20 senza intermediari di alcun tipo. I fornitori di liquidità devono scommettere su entrambi i lati del pool di liquidità in un rapporto 50/50 ed in cambio guadagnano una parte delle commissioni di transazione oltre che il token di governance UNI. Esistono due versioni live: Uniswap V2 e V3. L’ultima versione, Uniswap V3, è un ecosistema di protocolli in costante crescita con oltre 200 integrazioni.

Instadapp è la piattaforma più avanzata al mondo per sfruttare il potenziale della DeFi. Gli utenti possono gestire e creare il proprio portafoglio DeFi e gli sviluppatori possono creare un’infrastruttura DeFi utilizzando la loro piattaforma. Ad agosto 2021, oltre $ 9,4 miliardi sono bloccati su Instadapp.

SushiSwap è un fork di Uniswap, che ha causato un’enorme interesse nella comunità durante il processo di migrazione ed ora è un ecosistema DeFi, con AMM multi-chain, mercati di prestito e leva, mini Dapp onchain e launchpad.

PancakeSwap è un DEX costruito sulla rete Binance Smart Chain (BSC) per lo scambio di token BEP20. PancakeSwap utilizza un modello di market maker automatizzato (AMM) in cui gli utenti commerciano contro un pool di liquidità. Ha il TVL più alto tra i protocolli BSC, e si concentra principalmente sulle funzionalità di ludicizzazione, con lotteria, battaglie di squadra e oggetti da collezione NFT.

Yearn.finance è un protocollo di aggregazione decentralizzata automatizzata che consente agli agricoltori di rendimento di utilizzare vari protocolli di prestito come Aave e Compound per un rendimento massimo. Yearn ricerca algoritmicamente i servizi di yield farming più redditizi del settore ed utilizza il “rebasing” per massimizzare i profitti.

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