Caso Gamestop, un assist a Bitcoin?

L’ultima settimana di gennaio 2021, a livello crittografico, non sarà ricordata per essere un periodo particolarmente florido o negativo: per Bitcoin, infatti, sono stati giorni che definiremmo di “transizione”.

Casomai, l’attenzione del mondo della finanza (e non potrebbe essere altrimenti) è rivolta totalmente al caso Gamestop: una circostanza clamorosa destinata a fare storia nel mondo azionario. E per qualcuno, un assist a Bitcoin.

Cosa è successo a Gamestop?

GameStop è una nota catena di negozi di videogiochi, che opera in franchising in tutto il mondo. Di grande successo nei primi anni 2000, il problema è che sino a poco tempo l’azienda fa si trovava ad un passo dal fallimento, tanto da mettere in preventivo la chiusura e la vendita di centinaia di punti vendita nel mondo.

Come spesso capita in questi casi, nella logica delle grandi manovre finanziarie, la situazione aveva indotto gli hedge funds mondiali (ovvero, i grandissimi investitori) ad aprire un grande quantitativo di vendite allo scoperto, meccanismo finanziario rodato che avrebbe dovuto approfittare dell’imminente epilogo di Gamestop.

Sul celebre forum americano Reddit, però, un insieme di utenti (racchiusi dall’acronimo Wall Street Bets) hanno iniziato una campagna fortemente contraria (e fortemente convincente, come vedremo) all’azione dei grandi investitori.

La spinta di questi utenti ha avuto un effetto domino piuttosto clamoroso, che ha indotto migliaia di piccoli azionisti ad acquistare le azioni di Gamestop, provocandone un aumento pari quasi al 150% in poche ore.

Determinando perdite miliardarie per gli hedge fund e facendo fare una pessima figura alla SEC, l’organismo di controllo azionario americano.

Scaramucci: “Gamestop, che assist a Bitcoin!”

Una delle voci più autorevoli che hanno preso posizione sulla vicenda è quella di Antonhy Scaramucci, il fondatore della società d’investimento newyorkese SkyBridge Capital (che possiede – è bene dirlo – una consistente fetta di capitale in Bitcoin) , che ha affermato che i movimenti dei piccoli investitori non solo hanno dimostrato il potere della finanza decentralizzata, ma contestualmente hanno confermato la validità dell’assunto su cui si basa Bitcoin.

Del resto, per quanto si possano mettere in mezzo hedge fund o organi statali, risulta praticamente impossibile contrastare un movimento di piccoli investitori nel momento in cui decidano di muoversi all’unisono.

Questo fa sì che indirettamente Bitcoin assuma un’aura di imbattibilità, proprio perché potenzialmente mosso (prima ancora che dai grandi) dai piccoli investitori.

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E ora, che succede dopo Gamestop?

Il precedente che si è costituito risulta per Wall Street estremamente preoccupante. Dovesse ripetersi questa situazione su altro titolo, gli hedge funds potrebbero accusare perdite molto più ampie rispetto ai 2,7 miliardi di dollari accumulati, in questo caso, da Melvin Capital and Citron Research.

La sfida, in questo senso, sembra essere lanciata, dal momento che non sono pochi gli utenti che non vedono di buon occhio la caratteristica che siano pochi i poteri dominanti a gestire l’andamento dei mercati.

Si attendono pertanto le manovre correttive della SEC e di Wall Street, atte a preservare un mercato che fino a questo momento non pensava di potersi sgretolare in questo modo grazie al caso Gamestop.

E, in tutto ciò, Bitcoin sta a guardare: potrebbe essere proprio lui, alla fine, a beneficiare maggiormente di questo grande pasticcio.

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