Arriva in Italia la prima assicurazione su Bitcoin

Il Bitcoin, lo sappiamo, è considerato un bene di grande valore, alla pari (se non più) dell’oro o di altri asset su cui è possibile investire.

Fino ad oggi, però, con un inquadramento giuridico e fiscale che a piccoli passi si sta pian piano concretizzando in questo 2020, mancava un’importante opzione: quella di poter assicurare il proprio “tesoretto” crittografico.

Ebbene, da oggi in Italia assicurare Bitcoin è possibile, grazie a Cattolica Assicurazioni.

Come assicurare Bitcoin

La novità è di questi giorni di metà settembre, ed è piuttosto ghiotta: la società Satec Underwriting, ramo del gruppo Cattolica Assicurazioni, coprirà i rischi della startup italiana CheckSig per i servizi di custodia Bitcoin (BTC).

La startup CheckSig

CheckSig srl è una startup nata nel 2019, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie finalizzate alla custodia di Bitcoin e criptovalute. I fondatori (che ad oggi hanno raccolto 950 mila euro, pari al 19% del capitale) sono gli esperti Ferdinando Ametrano, Paolo Mazzocchi ed Eric Ehlers.

CheckSig, dalla sua nascita, si occupa di trovare soluzioni per investitori istituzionali e ricchi proprietari di criptovalute, offrendo una struttura di conservazione di criptovalute il cui protocollo è pubblicato e garantito da blockchain.

CheckSig, infatti, “risolve i problemi legati a sicurezza, complessità tecnologica e conformità regolamentare. Nel rispetto della privacy del singolo cliente, il servizio di custodia è definito “trasparente”: una cassaforte di cristallo per Bitcoin, come fossero l’equivalente digitale di lingotti d’oro, il cui contenuto e le cui aperture sono osservabili da tutti. La trasparenza è la garanzia di verificabilità continua per auditor e clienti: una assoluta novità in un mercato offuscato da paradigmi di sicurezza secretati e impossibili da valutare e quindi, per questo, continuamente tormentato da frodi e scandali. Alla ricerca dei più alti standard di servizio per i propri clienti, CheckSig ha voluto aggiungere una copertura assicurativa al suo processo di custodia”.

La copertura assicurativa

E’ evidente che i depositi su CheckSig, il cui valore risulta sempre in ascesa parallelamente alla crescita di valore di Bitcoin (nonché, probabilmente, ai frequenti versamenti in BTC da parte dei clienti), necessitassero di una copertura assicurativa.

E’stata quindi l’assicurazione Cattolica, mediante la sua agenzia Satec Underwriting (a sua volta specializzata – tra le altre cose – in assicurazioni nel settore della cyber-security), a trovare un accordo per la stipula di una assicurazione ad hoc.

La copertura, creata appositamente per la start up, si è data l’obiettivo di garantire il furto durante le operazioni di prelievo dei bitcoin custoditi, ma anche i danni che derivano da intrusioni e violazioni della sicurezza e legati al ripristino dei dati. 

Secondo Cattolica, questa è la prima polizza emessa in Italia dedicata alla custodia di Bitcoin.

Un’eccellenza italiana nell’ecosistema Bitcoin

E’ comprensibilmente raggiante l’a.d. di CheckSig Ferdinando Ametrano, peraltro docente di Bitcoin and Blockchain Technology a Milano-Bicocca e diverse altre università italiane, che a margine dell’accordo con Cattolica ha dichiarato: “La polizza assicurativa è una implicita validazione e l’opportuno completamento del nostro servizio di custodia, a garanzia dei nostri clienti. In Italia siamo gli unici a vantare coperture assicurative, all’estero andremo a competere forti di un protocollo trasparente e verificabile, tecnologicamente superiore a quello dei nostri concorrenti”.

Del resto, non c’è dubbio: ormai Bitcoin e i servizi ad esso connessi si possono ritenere una solida realtà finanziaria, che pian piano si sta integrando all’interno della nostra società.

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