NEAR Protocol, la recensione del 2022

Quando si tratta di innovazione all’interno dello spazio crittografico, risulta difficile trovare un progetto migliore di NEAR Protocol. Stiamo parlando del prodotto di due menti brillanti: Alexander Skidanov e Illia Polosukhin. La coppia si è incontrata nel 2018 grazie al famoso programma di accelerazione per start up “Y Combinator”. Per chi non lo conoscesse, Y Combinator è responsabile dell’avvio di alcuni dei più grandi progetti tecnologici e crittografici tra i quali spiccano Coinbase, Dropbox, Airbnb, Filecoin ed addirittura il noto forum pluritematico Reddit. Alex è stato ingegnere software presso Microsoft e direttore dell’ingegneria presso MemSQL prima di iniziare con NEAR. Anche Illia non scherza, avendo lavorato come responsabile tecnico nel famoso “dipartimento di ricerca” di Google. La sede a San Francisco ha messo il team di NEAR Protocol fianco a fianco con gli sviluppatori di progetti concorrenti quali Ethereum, Solana, Cosmos e Polkadot.

near protocol fondatori

Che cos’è NEAR Protocol?

Il protocollo NEAR non è altro che una blockchain con funzionalità di smart contracts. È progettato per essere intuitivo e facilitare la creazione di applicazioni decentralizzate. NEAR tra l’altro è anche interoperabile con Ethereum, ed utilizza un meccanismo di sharding chiamato Nightshade in grado di elaborare oltre centomila transazioni al secondo. Le commissioni di transazione su NEAR sono così basse che richiedono un’unità di misura speciale chiamata “yocto” per essere quantificabili.

La blockchain NEAR è stata sviluppata dal NEAR Collective, un gruppo di oltre cinquanta talentuosi sviluppatori dislocati in tutto il mondo. Con il rilascio della rete principale avvenuto nell’ottobre 2020, la proprietà parziale della blockchain NEAR è stata ceduta ai possessori diretti del relativo token NEAR. La NEAR Foundation, un’organizzazione no-profit svizzera, attualmente supervisiona la governance e lo sviluppo della blockchain NEAR. Col passare del tempo, anche il restante il pieno controllo della blockchain verrà consegnato ai possessori di token NEAR, trasformando NEAR in un’organizzazione autonoma decentralizzata (DAO).

Specifiche tecniche

NEAR è una blockchain che sfrutta un protocollo chiamato delegated proof of stake che utilizza lo sharding per ottimizzarne le prestazioni. NEAR è anche interoperabile con Ethereum mediante l’utilizzo del Rainbow Bridge di NEAR. Con Nightshade, ad ogni blocco sulla blockchain viene aggiunta solo un’istantanea dello stato corrente di ogni shard (frammento di blockchain). Ogni shard viene sostenuto dal proprio insieme di nodi validatori, che trasmettono lo stato dello shard in questione ogniqualvolta viene prodotto un nuovo blocco.

Un altro componente importante è il meccanismo chiamato Doomslug. Senza essere troppo tecnici, si può dire che ciò consente ai nodi validatori sulla rete di generare blocchi a turno ogni dodici ore, ed ogni nuovo blocco viene generato su NEAR circa ogni secondo. I premi in blocco su NEAR provengono dalla struttura inflazionaria della criptovaluta NEAR, di cui il 90% di ogni premio va ai validatori e deleganti di staking pool, mentre il restante 10% finisce nella tesoreria NEAR che è attualmente gestita dalla Fondazione di cui accennavamo.

L’esatta struttura di governance su NEAR è attualmente ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, sembra che tutte le proposte saranno presentate, discusse e votate. Una cosa interessante da notare è che tale attualmente opera come un singolo shard. Dunque se e quando la community voterà per abilitare ulteriori shard, verrà conseguentemente attivato un meccanismo automatizzato noto come Dynamic Resharding che creerà, unirà e/o distruggerà gli shard come richiesto dalla rete. Una volta messo a punto un meccanismo di governance completo, la comunità avrà il controllo totale su ogni elemento di rilievo.

La criptovaluta NEAR

NEAR è una criptovaluta nativa dell’omonima blockchain. Viene utilizzata per lo staking dai nodi validatori e deleganti sulla rete. Sebbene i premi in blocco per validatori e deleganti provengono da un tasso di inflazione annuo del 5%, allo stesso tempo i token NEAR vengono bruciati per pagare le commissioni di rete.

Sebbene le commissioni di rete su NEAR siano incredibilmente piccole, qualora venisse raggiunta un’attività di rete sufficientemente corposa, il token NEAR diventerebbe matematicamente una risorsa deflazionistica. L’inflazione annuale passa infine a 0 se la rete arriva ad elaborare più di un miliardo di transazioni al giorno, e può scendere pure al di sotto del -2% qualora venissero elaborate oltre i due miliardi di transazioni giornaliere.

Sebbene l’ICO di NEAR abbia avuto luogo ad agosto 2020 su CoinList, è stato solo al lancio della rete principale del 13 ottobre seguente che i trasferimenti di token sono divenuti disponibili tra gli utenti della piattaforma. Quel giorno, la moneta digitale NEAR veniva scambiata per quasi 2 dollari negli exchange, che comunque era un buon x6 volte rispetto al suo prezzo di ICO. Al momento in cui scriviamo NEAR vale però quasi 17 dollari al pezzo, quindi l’ascesa del progetto è stato finora davvero sotto gli occhi di tutti.

Sviluppi futuri di NEAR Protocol

La comunità NEAR ha votato per lanciare il MainNet il 13 ottobre 2020. Come accennato in precedenza, la NEAR foundation sta attualmente cedendo il pieno controllo della blockchain ai possessori dei token NEAR. Durante questa fase “Post Mainnet”, il team NEAR continuerà comunque ad implementare alcune funzionalità aggiuntive. Sebbene molte di esse siano dettagli tecnici, il whitepaper NEAR rileva tappe di sviluppo futuro davvero ambiziose. A cominciare dall’incorporare una tecnologia a conoscenza zero come quella che fa funzionare la cirptovaluta Zcash, e che consentirà transazioni private anche sulla blockchain NEAR.

Conseguentemente a ciò è anche possibile avere shard privati su NEAR Protocol, e ciò consente a determinati gruppi o entità di sfruttare la sicurezza e la velocità della blockchain NEAR mantenendo altresì private le proprie attività rispetto agli occhi indiscreti della rete.

Un’altra importante caratteristica di NEAR Protocol che vale la pena menzionare è quella relativa all’introduzione di “nodi mobili”. L’uso degli smartphone per alimentare le blockchain non è una novità nel settore, ma questa tecnologia è stata sempre limitata a causa delle scarse connessioni Internet mobili e dell’hardware telefonico davvero poco performante per esserne all’altezza rispetto ai normali computer, senza dimenticare l’utilizzo feroce che si farebbe della batteria. Ad ogni modo l’integrazione con i dispositivi mobili è qualcosa che è sempre stato nella mente del co-fondatore di NEAR Alexander Skidanov sin dall’inizio del progetto. Realisticamente, quando i telefoni cellulari e le reti diventeranno sufficientemente efficienti, la decisione di implementare questa funzione spetterà come sappiamo al voto della comunità di NEAR Protocol.

Considerazioni conclusive

Il protocollo NEAR ha molto da offrire. Ha una squadra solida, molti fondi raccolti a disposizione dello sviluppo tecnico e molti sostenitori nello spazio delle criptovalute che hanno aiutato NEAR a sfruttare al meglio tutte le variabili elencate finora. Come risultato del tentativo di mettersi al passo con altre criptovalute di contratti intelligenti partite molti anni prima, NEAR ha sacrificato il marketing a favore dello sviluppo. Questo l’ha collocato nella stessa categoria di altri progetti di criptovaluta incredibilmente promettenti che sono passati per molto tempo in sordina a causa della mancanza di esposizione mediatica. Ad essere onesti però, questo ha dato i suoi frutti, in quanto NEAR ha alcune delle statistiche tecniche più impressionanti tra tutte blockchain di criptovaluta in questo momento.

Se NEAR possa mai detronizzare Ethereum o quantomeno raggiungere Polakdot è discutibile ma certamente non impossibile visto che attualmente già nella top 20 delle criptovalute con la maggiore capitalizzazione di mercato al mondo. Se fosse possibile, NEAR dovrebbe forse concentrarsi sul ritagliarsi una propria nicchia invece di cercare di emulare i pezzi grossi. Qualora riuscisse a farlo, con il supporto della sua community e un po’ di magia del marketing, il futuro potrebbe essere radioso per la piattaforma.

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